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sabato 16 maggio 2015

Lo Sapevate Che: Vivere nel caos è un vizio da ragazzi. Di ogni età



Disordinato”. L’anatema di mia madre echeggia ancora nella vasta caverna della memoria come una condanna inappellabile, ripetuta con la disperata costanza che soltanto i genitori sanno dispiegare. Il disordine, espresso in calze, magliette e scarpe sparpagliate perla stanza o sul letto, in fogli, libri e quaderni accatastati come i relitti dopo un uragano, in abbigliamento approssimativo e frequentemente spaiato, era visto come una profezia sicura di rovina morale e materiale, alla quale la mia incapacità di mettere le cose in ordine mi avrebbe destinato. Accoppiato all’altra mia devastante caratteristica, l’incoscienza, il disordine avrebbe condotto alla perdizione. Non c’erano difesa né giustificazione possibili al disordine che si accumulava e si riproduceva con capacità superiori a ogni mio languidissimo tentativo di contenerlo. Lontano era ancora il giorno nel quale la scienza, nella persona di un neuropsichiatra dell’infanzia, la professoressa americana Frances Jansen, sarebbe potuta intercedere in mia difesa. Jensen, studiosa dei comportamenti dell’infanzia e dell’adolescenza per professione e per interesse personale, essendo madre single di due teen ager, ha tenuto una conferenza all’incontro annuale della Società Americana di Neurologia che ha voluto chiamare Lezioni sul cervello dei ragazzi. Le conclusioni delle sue ricerche, divenute un best seller con il titolo The Teenage Brain, il cervello adolescente, hanno provocato un’enorme reazione positiva da parte di migliaia di genitori, convinti che disordine, incoscienza, irriflessività dei figli fossero colpa loro e una prova della loro inettitudine di educatori. Niente affatto, li soccorre Frances E.Jensen. E’ proprio il cervello dei bambini e degli adolescenti a essere ancora in via di sviluppo e solo parzialmente capace di collegare la corteccia prefrontale, quella incaricata di prendere decisioni razionali, di moderare gli impulsi, di formulare giudizi con la parte che cerca la soddisfazione immediata e il piacere. (..). Prima di licenziare la teoria della professoressa come la solita formula autoassolutoria da talk show o come una scusa per non ripetere ai figli le necessarie raccomandazioni, devo segnalare che Frances Jensen non è una dei tanti imbonitori da televisione o da blog su Internet che spacciano teorie o pillole o tisane per guarire tutti i mali del mondo. Jensen è il capo del dipartimento di Neurologia alla Università della Pennsylvania, una delle più riverite e autorevoli degli Stati Uniti. Dunque, cara mamma, se ancora potessi ascoltarmi capiresti che era inutile martellarmi con accuse di disordine e di incoscienza sperando di costruire con esortazioni e anatemi quei collegamenti tra i freni e il motore (che il mio fosse un motore Ferrari ho qualche dubbio) ancora inesistenti. Il mio cervello non era del tutto sviluppato e soltanto con il tempo, maturando, la tendenza al disordine e all’incoscienza sarebbe stata messa sotto controllo dalla corteccia prefrontale. E oggi, finalmente sollevato dal profondo e ingiustificato senso di colpa che tutti quei rimproveri mi hanno depositato, potrò decidermi a raccogliere dal pavimento tutte le calze e le scarpe che da giorni ho sparpagliato in disordine.
Vittorio Zucconi- - Donna di Repubblica – 9 maggio 2015 

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