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mercoledì 30 settembre 2015

Pensieri: Saluto...



Dolce serata a tutti! Ciao!

Conoscere una bella persona
è come sedersi a guardare un tramonto.
Dal web

Pensieri: Saluto...



Dolce pomeriggio a tutti, ciao!♥♥♥

Il bambino è piccolo e racchiude l'uomo; il cervello è stretto e alberga il pensiero; l'occhio non è che un punto ed abbraccia le vastità.
Alexandre Dumas (figlio)

Pensieri: Saluto....



....e fa dimenticar gli affanni attorno....BUONGIORNO!

Ti sorprenderai come a volte
una piccola Emozione
ti sconvolgerà il giorno

Speciale: Delizie con Uva!...



Piccoli Soufflè con gelatina d’Uva e Parmigiano
Per 6 persone

250 gr di parmigiano, 5 dl di panna fresca, 7,5 gr di fogli di gelatina, pepe nero in grani, una cucchiaiata di pinoli, una cucchiaiata di miele di castagno.
Per la gelatina d’uva: 250 gr di uva moscato ben matura, 125 gr di mele renette, ½ lt di vino bianco secco, zucchero, pepe garofanato.

Ammorbidire la gelatina in 1,5 dl di panna. Grattugiare finemente il parmigiano e trasferirlo in una ciotola. Incorporare a filo la panna rimasta mescolando bene per rendere omogeneo il composto. Cuocere a bagnomaria sempre mescolando, per 8 minuti. Strizzare la gelatina e mescolarla al composto caldo facendola sciogliere. Lasciare raffreddare la crema mescolandola di tanto in tanto. Quando inizierà ad addensarsi, versarla in 6 piccoli stampini da soufflè e coprirli con pellicola, trasferendoli in frigorifero per 4 ore.
Preparare la gelatina: Lavare l’uva e sgranarla in una casseruola schiacciando leggermente gli acini. Mettere sul fuoco, unire il vino e portare a ebollizione. Abbassare la fiamma e continuare la cottura per 20 minuti, finchè gli acini risultino teneri. Sbucciare le mele, eliminare il torsolo, affettarle finemente e unirle all’uva. Mescolare e continuare la cottura finchè le mele risultino disfatte. Passare il composto attraverso un setaccio foderato da una garza e posato su una terrina. Lasciare sgocciolare il succo per 24 ore. Versare il succo ottenuto in una casseruola, aggiungere 500 gr di zucchero per ogni 6 dl di succo ottenuto e fare cuocere a fiamma dolce mescolando, finchè lo zucchero non si sia sciolto. Alzare la fiamma e far bollire rapidamente per far addensare la gelatina. Aggiungere una manciata di pepe, mescolare e togliere dal fuoco. La gelatina che non si userà per accompagnare i soufflè al parmigiano, si metterà in piccoli vasetti e si farà sterilizzare per 20 minuti. Servirà per altre preparazioni. Togliere i soufflè dal frigorifero, spolverizzarli con il pepe e i pinoli tostati. Lasciarli a temperatura ambiente sino al momento di servirli, accompagnandoli con la gelatina d’uva e un filo di miele di castagno. Deliziosi!

Frullato d’Uva

Per 2 persone
1 dl di succo d’uva, il succo di un’arancia, il succo di ½ limone, una mela, due cucchiaini di zucchero: frullate e servite.

oppure

1 dl di succo d’uva, 50 gr di lamponi freschi, ½ banana matura, il succo di ½ arancia, frullate e servite.

oppure

1 dl di succo d’uva, ½ dl di succo di mele, una mela e una pera sbucciate e senza semi, frullate e servite.

Lo Sapevate Che: Beauty Vitamina...



Ormai lo dicono ricercatori, scienziati e nutrizionisti. E così, per qualche signora finora colpevolizzata per il suo indulgere ai formaggi francesi, ai tuorli d’uovo, al foie gras, ai panini imburrati e alla maionese fata in casa come tradizione comanda è finalmente arrivato un attimo di pura estasi. Tutte queste peccaminose e “scorrette” prelibatezze sarebbero infatti ricche della più misconosciuta tra le vitamine: la K2 (i laboratori ne hanno iniziato a scoprire i pregi solo a fine anni 90), che guarda caso è una delle più utili alla salute e alla bellezza femminile, soprattutto se minacciate dall’età. In sintesi, non solo la K2 (mena chinone), prodotta dai batteri intestinali e purtroppo assorbita con difficoltà, tiene alla larga rughe, pelle rilassata, fragilità ossea, colli sensibili, carie ai denti, vene varicose e problemi cardiaci, ma è anche la vera protagonista di quello che i medici hanno definito “il paradosso del calcio”. Perché un’eccessiva calcificazione delle pareti arteriose va di pari passo non solo con i rischi cardiovascolari, di demenza, Alzheimer e ictus, ma anche con la tanto temuta penuria di calcio nello scheletro. Ed ecco che la K2 gioca un ruolo fondamentale nella densità ossea, indirizzando il calcio là dove deve stare e al contempo togliendolo  là dov’è pericoloso che stia. Nel far ciò, interagisce con le “sorelle” vitamine A e D. Altro che farmaci integratori di calcio, dicono nutrizionisti olistici, naturopati e ginecologi attenti alla mezz’età. E dal momento che il cibo più fornito della preziosa (ed esclusiva) K2 è il filamentoso natto, a base di fagioli di soia fermentati – che spesso disgusta anche chi l’ha inventato e cioè i giapponesi – largo a brie, ricotta e a tutti i “latticini crudi” (latte,  burro, burro chiarificato) se derivati da animali nutriti con foraggio fresco e quindi non allevati intensivamente, al fegato d’oca, a manzo e pollo, ai tuorli di uova fresche di galline ruspanti.
E. Muritti – New – Donna di Repubblica – 19 settembre 2015