Etichette

domenica 31 maggio 2015

Lo Sapevate Che: Pronti alla vita...



Come dire Cancellare o conservare? Tirare un segnaccio o cantare quel che si è sempre cantato? La vicenda dell’Inno di Mameli ritoccato dal coro scolastico di fronte al presidente del Consiglio rientra in due vaste tendenze che, in quel punto, si incrociano. La prima è quella del revisionismo, o anche della damnatio memoriae. Mameli ha scritto: “Siam pronti alla morte” e si evidentemente sbagliato, o comunque ora non ci va più bene: quindi, cancelliamo. La seconda tendenza è quella della rimozione della morte, specie per quanto riguarda i nostri piccoli che devono vivere spensierati e non essere sfiorati da certi cattivi pensieri. Canteranno quindi “Siam pronti alla vita”. E’ lo stesso meccanismo per cui gli istruttori di nuoto non insegnano più a “fare il morto” ma a “fare la stellina”. Si può arrivare fino al punto di quei genitori che dissero al figlioletto, sconvolto dalla visione del “Re Leone”, che il re padre non moriva affatto ma si sarebbe rialzato dopo essere caduto: così il bambino fu tranquillizzato sul tabù della morte, ma a proposito della trama del film avrà pensato che gli sceneggiatori di Disney sono un branco di ubriaconi. Il problema di “Siam pronti alla vita” è che non funziona più la rima con “Stringiamoci a coorte”, e sono state già proposte modifiche. La migliore pare essere “Guardiam la partita”, che chiarisce bene a che tipo di vittoria noi fratelli mameliani pensiamo più spesso.
Stefano Bertezzaghi – Narrativa – Saggistica – L’Espresso – 28 maggio 2015 -

Nessun commento:

Posta un commento