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domenica 31 luglio 2022

Speciale: Ricette del 31 Luglio 2022 e buon pranzo a tutti!

 

Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.” J.K. Rowling
[Albus Silente]

 

 

 

Stracci, Cacio e Patate

Per 4 persone

 

Ingredienti:

400 gr di pici, 4 patate medie, 100 gr di pancetta tesa, 3 cucchiai d’olio, 100 gr. di formaggio misto (taleggio a fettine, asiago, e fontina a dadini), e 40 gr. di parmigiano grattugiato.

 

Sbucciate e tagliate a pezzi 4 patate medie e lessatele in una casseruola, con abbondante acqua salata per circa 15 minuti. Nel frattempo in una grande padella fate rosolare leggermente 100 gr di pancetta tesa, tagliata a dadini, con 3 cucchiai d’olio. Mettete nella casseruola con le patate 400 gr di pici all’uovo e cuoceteli al dente. Scolate la pasta e le verdure e trasferitele nella padella della pancetta e unite 100 gr di formaggio misto (taleggio a fettine, asiago e fontina a dadini), 40 gr di parmigiano grattugiato. Cuocete per circa 1 minuto e servite.

 

 

 

Strudel di Patate e Funghi

Per 6 persone

 

Ingredienti:

 

Per la pasta: 250 gr di farina, 3 cucchiai d’olio, 1 dl d’acqua tiepida, un pizzico di sale. Per la pirofila: 2 cucchiai di farina, 20 gr di burro.

 

Per il ripieno: 350 gr di patate, 500 gr di funghi, 50 gr di burro, 60 gr di parmigiano grattugiato, un mazzetto di prezzemolo, 60 gr di caciocavallo grattugiato, un uovo, un tuorlo, 1 spicchio d’aglio, un cucchiaio di farina, 1 dl di olio, sale e pepe.

 

Preparare la pasta: mettere la farina in una grossa ciotola e mettervi al centro l’olio, il sale e l’acqua tiepida. Impastare e far riposare la pasta per 30 minuti , coprendo la terrina con un canovaccio. Preparare il ripieno: lavare le patate e senza pelarle, metterle in una casseruola, coprirle d’acqua salata e portare ad ebollizione, farle cuocere per 30 minuti. Sbucciarle e passarle allo schiacciapatate, aggiungere il prezzemolo tritato, il burro ammorbidito, il formaggio grana, e il caciocavallo grattugiati, l’uovo intero e il tuorlo, un pizzico di sale e pepe. Mescolare con delicatezza e far riposare il composto per 20 minuti. Pulire i funghi con un panno umido, affettarli e farli rosolare in una padella con 4 cucchiai d’olio e l’aglio rosolato.

A fine cottura aggiungere il prezzemolo tritato, un pizzico di sale e pepe. Spegnere il gas. Riprendere il composto di patate e mescolare di nuovo per renderlo soffice. Stendere la pasta in una sfoglia sottile, su un piano da lavoro, coperto da pellicola infarinata, aiutandovi con un mattarello, stendervi sopra in uno strato uniforme il composto di patate, lasciando libero, tutt’intorno un bordo di 2 cm. Stendere sopra le patate i funghi trifolati. Arrotolare lo strudel: Chiudere le estremità e metterlo in una pirofila imburrata e infarinata, cuocerlo in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti, spennellandolo di tanto in tanto con un poco d’olio. Servire tiepido.

 

 

 

Torta Vegetariana: di Pistacchi e Pere

Per 6 persone

 

Ingredienti:

 

75 gr di pistacchi in polvere, 2 pere, 100 gr di farina bianca, 80 gr di zucchero a velo vanigliato, 100 gr di burro fatto ammorbidire, 2 uova, ½  bustina di lievito vanigliato, sale.

 

Mescolare in una ciotola i pistacchi in polvere con metà dello zucchero a velo. In una terrina lavorare il burro ammorbidito con il residuo zucchero, sino ad ottenere una crema. Incorporarvi le uova e aggiungere la farina e la composizione di pistacchi. Versare il composto in uno stampo imburrato e infarinato, livellandone la superficie e sistemando le pere sbucciate, a fette non troppo fini in bella mostra. Fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.


sabato 30 luglio 2022

Lo Sapevate Che: Arnold Schwarzenegger: Nato a Thal, nel sud-est dell'Austria, è uno dei più popolari attori e produttori di Hollywood ma per i suoi concittadini della California è anche un politico di primo piano.


Il bodybuilding è come tutti gli altri sport. Per aver successo serve dedicarsi al 100% all'allenamento, alla dieta e all'approccio mentale.” Arnold Schwarzenegger

 

Governator

Arnold Schwarzenegger nasce il 30 luglio 1947 a Tahl, un paesino austriaco di circa 1200 abitanti. E' cresciuto nel secondo piano di vecchissima casa con i suoi genitori Gustav e Aurelia e suo fratello maggiore Meinhard. La famiglia è molto povera, tanto che per diversi anni, pur essendo il padre un agente di polizia, vivono in ristrettezze economiche davvero gravi, fino al punto da non possedere neanche un frigorifero per conservare il cibo.

Da ragazzo, comunque, pratica numerosi sport come il calcio, l'atletica leggera, la boxe ed il giavellotto.

Ben presto, però, capisce che, in genere, gli sport di gruppo non lo entusiasmano più di tanto ma che è più attratto da qualcosa che gli consenta di sviluppare la sua personalità e le sue doti in autonomia, attraverso cioè un programma personale, lontano da ogni forma di competizione (cosa che inevitabilmente gli sport "a squadre" sono portati a generare).

Lo sbocco naturale di questa impostazione e di questa concezione lo porta gioco forza ad interessarsi al body-building, che si presenta subito ai suoi occhi come la sintesi perfetta di quello che cercava. Detto fatto, si iscrive in una palestra e comincia a sollevare i primi pesi.

Con il passare del tempo, e con il mutare delle esigenze, si affida ad un allenatore, non solo per perfezionare gli esercizi ma anche per effettuare quel salto tecnico che da solo non è in grado di compiere. Il primo suggerimento dell'esperto è quello di rafforzare le gambe, fino a quel momento del tutto trascurate, in favore di bicipiti e pettorali. Nel giro di qualche tempo, i risultati di questi grandi sforzi cominciano a farsi visibili: prende insomma forma quell'enorme sviluppo muscolare per cui Schwarzenegger andrà famoso.

Nel corso del 1961 conosce Kurt Marnul, l'ex Mr. Austria. Marnul rimane subito impressionato dai muscoli di quel giovane ragazzo e gli propone di allenarsi all'Atletic Union in Graz, una proposta talmente allettante che Schwarzy non può rifiutare. Intanto sopravviene l'obbligo del servizio militare, svolto nel 1965. Questa potrebbe essere una grave pausa per i suoi allenamenti, che richiedevano costanza e soprattutto molte ore a disposizione, ma in caserma riesce a mantenersi in forma lo stesso.

Appena viene congedato, tenta la strada dei concorsi. E' un successo al primo colpo. Vince subito il titolo di Mr. Europa Jr. e, poco dopo, all'età di 20 anni è nominato Mr. Europa. Non solo, sbaragliando tutti i concorrenti viene anche eletto Mr. Universo (gareggiando oltretutto con il suo idolo, Reg Park). Agli organizzatori bastano due calcoli per capire, fra l'altro, che si tratta del più giovane aureolato della storia del premio. In questo periodo conosce anche Franco Columbu, che sarebbe divenuto da lì in poi suo inseparabile amico di allenamento e di vita.

In seguito, affronta altre competizioni, tutte risolte a suo favore. Si può dunque dire che ormai a quell'epoca il giovane atleta si è costruito un'immagine, che è diventato un personaggio, e questo Schwarzy lo sa bene. Decide allora di tentare la carta "spettacolo" e tenta di accedere a quel mondo dorato sfruttando appunto quel ruolo, pur piccolo, che si era ritagliato sui media. Arriva così in America nel 1968. Qui vince il suo primo titolo di Mr.Olympia, promozione che gli spalanca le porte del primo set, quello per il film "Ercole a New York!" del 1971.

Ma il 1971 è anche l'anno in cui Arnold perde suo fratello maggiore Meinhard in un incidente stradale. Due anni più tardi muore anche suo padre Gustav. Dopo aver vinto il sesto titolo di Mr Olympia nel 1975, Arnold si ritira dal body-building. Due anni dopo arriva un periodo pieno di successi. Scrive un bestseller ("The Education of a Bodybuilder") e vince il Golden Globe Award per la sua interpretazione in "Stay Hungry". Viene anche eletto "honorary weightlifting coach" alle Special Olympics International. Nel 1977 recita anche in una vera chicca per gli amanti di questa disciplina, "Pumping Iron", dove si racconta in sostanza la sua vera vita, i suoi allenamenti e le sue vicende sentimentali. Il tutto arricchito da un cast d'eccezione dove spiccano figure illustri del body-building come Franco Columbu, Lou Ferrigno e Sergio Oliva.

Infine, mentre assiste a degli incontri di tennis al Forest Hills di New Yor, conosce Maria Owings Shriver, sua futura compagna.

Inoltre, pochi sanno che Schwarzy non è solo il macho tutto muscoli ma niente cervello, tanto è vero che nel Novembre 1979, si laurea in economia con specializzazione in marketing per il fitness fisico all'Università del Wisconsin Superior, riscattando in questo modo, oltre che con i successi professionali, una vita di povertà e di fatiche. Nel 1980, torna a gareggiare nel 1980 e vince il suo settimo titolo di Mr. Olympia.

Tre anni dopo, il 9 settembre 1983 Schwarzenegger diventa cittadino americano.

Il 1985 è l'anno nel quale viene eletto dalla NATO (attenzione, si tratta semplicemente dell"L'associazione nazionale degli impresari teatrali "), star internazionale dell'anno. Nello stesso anno recita in "Yado", anche se non è il protagonista del film.

Il 2 giugno 1987, ormai una stella internazionale grazie ai numerosi film interpretati, gli viene donata la 1847ª piastrella nel marciapiede delle celebrità, la celeberrima "Hollywood's Walk of Fame". Dopo il successo al cinema Arnold Schwarzenegger indovina altre scelte commerciali come l'apertura nel 1989 del locale denominato "Planet Hollywood" (un'operazione che vede coinvolti anche Sylvester Stallone, Bruce Willis e Demi Moore).

Ma Schwarzy non si dimentica del vecchio amore e dello sport che gli ha permesso di arrivare dove è arrivato. Nel 1989, dunque, lancia l'iniziativa dell' "Arnold Classic", uno dei più importanti tornei di body-building. Dal punto di vista familiare, invece, Arnold e Maria avranno il primo figlio Katherine Eunice Schwarzenegger (13 dicembre, 1989).

Viene nominato presidente degli Inner-City Games e dirige un episodio della serie TV "Tales from the Crypt". Nel Giugno del 1991 nasce Christina Maria Aurelia Schwarzenegger, la seconda figlia. Nasce lo "Schatzi on Main" secondo ristorante in comproprietà con Maria. Nel 1993 Arnold viene premiato come star della decade per i suoi successi al Box Office. Arnold e Maria hanno il loro 3° figlio, Patrick Arnold Schwarzenegger, nato nel 1993 (18 Settembre).

Nei tre anni successivi Schwarzenegger gira cinque film: "True Lies" e "Junior" nel 1994, "Eraser", "Terminator 2" e "Jingle All the Way", nel 1995-1996. L'anno dopo è la volta di "Batman & Robin", il 35° film nella carriera di Arnold. Nel '97 Maria dà alla luce il loro quarto figlio, Christopher Sergant Schwarzenegger. Il 16 Aprile 1997 l'attore è costretto ad operarsi al cuore in un intervento molto delicato, che fortunatamente riesce senza ulteriori complicazioni. Durante la promozione di un suo film a Graz (Austria) ritrova vecchi amici e alcuni familiari rimasti in Austria, mentre il sindaco lo onora dedicandogli il nome dello stadio di calcio dello Sturm Graz appena costruito l' Arnold Schwarzenegger Stadium". Nel 1998 muore la madre di Arnold, Aurelia, a causa di un infarto.

Nell'anno successivo il "gigante buono" torna al cinema dopo due anni di pausa con "End of Days" mentre un altro recente film è "The 6th Day" uscito in Usa nel Novembre del 2000. Il 2001 segna un passo importante nella vita di Schwarzy, diviso fra una possibile carriera politica o la continuazione di quella cinematografica.

All'indomani dell'uscita nelle sale di "Le macchine ribelli", terzo capitolo della saga di Terminator (che vede nel cast la bella Kristanna Loken), Arnold, candidato come Governatore della California alle Elezioni viene eletto il 7 ottobre 2003, seguendo le orme di Ronald Reagan, anche lui passato da Hollywood e dalla direzione dello stato californiano prima di arrivare alla presidenza USA. Schwarzy essendo nato in Austria però non potrà ambire alla carica di Presidente.

A tre anni di distanza, nel mese di novembre 2006 ha ottenuto la rielezione (dopo aver preso le distanze dal presidente George W. Bush) e assunto una posizione moderata. In un messaggio ai propri sostenitori ha poi dichiarato: "adoro fare i sequel, ma questo senza alcun dubbio è il mio sequel preferito".

Nel gennaio 2011, al termine del suo mandato, Schwarzenegger è tornato a lavorare a tempo pieno nel mondo del cinema. Ha tuttavia dichiarato la volontà di interpretare ruoli poco estremi, più adatti alla sua età. I film a cui partecipa in questi anni, come protagonista o semplici apparizioni, sono "I mercenari - The Expendables" (2010, di Sylvester Stallone), "I mercenari 2" (2012), "The Last Stand - L'ultima sfida" (2013, di Kim Ji-Woon), "Escape Plan - Fuga dall'inferno" (2013), "Contagious - Epidemia mortale" (2015), "Terminator Genisys" (2015), "Aftermath - La vendetta" (2017), "Terminator - Destino oscuro" (2019).

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Lo Sapevate Che: Gabriele Salvatores: Nato a Napoli, è uno dei registi e sceneggiatori più apprezzati della scena cinematografica italiana. Dopo gli inizi con il teatro dell’Elfo, da lui fondato nel 1972, nel 1989 produce il film Marrakech Express, seguito da Turné (nel 1990).


Non bisogna mai tornare nei posti dove si è stati bene. Confesso, mi fa paura perché, a differenza che nel cinema, nella vita non esiste il replay.” Gabriele Salvatores

 

Biografia

Il regista e sceneggiatore Gabriele Salvatores nasce a Napoli il giorno 30 luglio 1950.

Ha raggiunto fama e notorietà internazionale nel 1991 con il film "Mediterraneo" (con Diego Abatantuono, Ugo Conti e Claudio Bisio), valso un Premio Oscar come miglior film straniero.

Filmografia essenziale di Gabriele Salvatores

  • 1983: Sogno di una notte d'estate
  • 1987: Kamikazen ultima notte a Milano
  • 1989: Marrakech Express
  • 1990: Turné
  • 1991: Mediterraneo
  • 1992: Puerto Escondido
  • 1993: Sud
  • 1997: Nirvana
  • 2000: Denti
  • 2001: Amnèsia
  • 2003: Io non ho paura
  • 2005: Quo vadis, baby?
  • 2005: The Rules of Love
  • 2008: Come Dio comanda
  • 2010: Happy Family
  • 2013: Educazione siberiana
  • 2014: Il ragazzo invisibile
  • 2016: Il ragazzo invisibile 2

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Lo Sapevate Che; Henry Ford: Nato a Dearborn, nello stato del Michigan, è stato un imprenditore statunitense che con le sue scelte ha dato un corso diverso allo sviluppo dell'automobile, gettando le basi della futura società dei consumi.

 

Ogni fallimento è semplicemente un'opportunità per diventare più intelligente.               Henry Ford

 

Nuove strade per l'ingegno

Industriale, ingegnere e progettista, Henry Ford nasce a Dearborn, Michigan (USA) il 30 luglio 1863. Figlio di agricoltori di origine irlandese, dopo aver ricevuto soltanto una formazione elementare, inizia a lavorare come macchinista tecnico in un'industria di Detroit. Non appena i tedeschi Daimler e Benz cominciano ad immettere sul mercato le prime automobili (verso il 1885), Ford si interessa all'invenzione ed incomincia a costruire i relativi propri prototipi. Tuttavia, i primi falliscono in fase di sperimentazione, a causa di un'iniziale scarsa conoscenza della meccanica.

Il suo successo arriva con il suo terzo progetto, introdotto nel 1903: la Ford Motor Company; l'idea nuova è quella di costruire automobili semplici e poco costose destinate al consumo voluminoso della famiglia media americana; fino ad allora l'automobile era considerata un oggetto di fabbricazione artigianale e dal costo proibitivo, destinato ad un pubblico molto limitato. Con il relativo modello T, Ford rende l'automobile un oggetto alla portata della classe media, introducendola nell'era del consumo di massa; con essa contribuisce ad alterare drasticamente le abitudini di vita e a mutare l'aspetto delle città, dando vita a quella che da molti è stata definita "la civilizzazione dell'automobile" del secolo XX.

La chiave del successo di Ford risiede nella relativa procedura per ridurre i costi di fabbricazione: la produzione, in serie, ben nota anche come fordismo. Questo metodo, ispirato dal metodo di lavoro delle macellerie di Detroit, utilizzato da Ford e i suoi soci per la prima volta nel 1913, consistite nell'installare una linea di produzione con cinghie di azionamento e guide per fare scorrere il telaio dell'automobile fino alle posizioni dove gruppi successivi di operai con mansioni specifiche si occupano delle varie fasi di lavorazione, fino a rifinire completamente l'automobile. Il sistema delle parti intercambiabili, provati da molto prima in fabbriche americane delle armi e degli orologi, abbassano ulteriormente il prezzo di produzione e riparazioni.

La fabbricazione in catena, con cui Ford rivoluzionerà l'industria dell'automobile, è una scommessa pericolosa, perché l'unica condizione di successo possibile è che sussista una richiesta in grado di assorbire la sua voluminosa produzione; le dimensioni del mercato nordamericano offrono fortunatamente una struttura propizia, ma in più Ford valuta correttamente la capacità di acquisto dell'uomo medio americano.

I costi di addestramento del lavoro manuale vengono ridotti, tanto che la dequalificazione del lavoro manuale elimina l'attività scomoda di rivendicazione dei sindacati interni (basati sulla qualifica professionale dei relativi membri), che sono le uniche organizzazioni sindacali che a quel tempo avevano forza negli Stati Uniti.

Allo stesso tempo la direzione dell'azienda acquisisce un controllo rigoroso sul tasso di lavoro degli operai, regolato dalla velocità di "stampo" dei telai fino alla linea di produzione. La riduzione dei costi consente, tuttavia, a Ford di elevare gli stipendi per gli operai, ottenendo un ottimo tornaconto a livello sociale: con il relativo stipendio di cinque dollari al giorno si assicurava un gruppo soddisfatto, per niente in conflitto, al quale poter imporre completamente rigorose norme di comportamento sia all'interno che all'esterno della fabbrica.

Gli operai di Ford entrano, grazie agli alti stipendi che ricevono, nella soglia della classe media, diventando consumatori potenziali del prodotto come le automobili che Ford vende; grazie a questi metodi di impresa prende piede negli Stati Uniti una vera e propria trasformazione sociale.

Nel 1924, anno successivo alla produzione record del famosissimo modello T (introdotto nel 1908 e modello più venduto nella storia degli autoveicoli) si assiste all'apertura del Ford Airport a Dearborn, voluto da Edsel Ford, primogenito di Henry, che investe personalmente nella Stout Metal Airplane Company. Nel 1931 apre la Dearborn Inn, uno dei primi alberghi aeroportuali al mondo. Sono i primi passi della Ford nel settore dell'aviazione.

Nel maggio del 1943 Edsel, che aveva assunto negli anni '20 la presidenza del gruppo Ford, muore, lasciando vacante il posto di presidente, posto che viene temporaneamente assunto ancora da Henry; questi però è ormai malato (ha un primo infarto nel 1938). Mantiene le redini fino a quando il nipote Henry II finisce di prestare servizio in Marina ed assume la massima carica, sotto la supervisione di Harry Bennet, consigliere e fedele compagno di avventure di Henry Senior.

Henry Ford, al di là della vita aziendale, riorienta i suoi sforzi verso altre cause di minor successo: naufraga in primo luogo nei relativi sforzi di supporto ai pacifisti contro la I guerra mondiale (1914-1918); viene presto screditato anche per altre meno encomiabili campagne, come la propaganda anti-semitica che si sparge negli anni '20 o nella lotta contro i sindacati negli anni '30.

Si ritira a vita privata nel 1945 e muore nella notte del 7 aprile 1947 nella sua tenuta di Dearborn per un'emorragia cerebrale tra le braccia della moglie, consegnando alla leggenda le sue invenzioni che ancora oggi sfrecciano sulle strade di tutto il mondo.

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Lo Sapevate Che: Giorgio Vasari: Aretino di nascita, Giorgio Vasari, oltre che pittore e architetto, fu innanzitutto il primo storico dell'arte italiano. A lui è attribuita la paternità del termine "rinascita" (che diede nome alla più importante corrente pittorica italiana) e la costruzione del principale museo italiano.


Grandissimi doni si veggono piovere da gli influssi celesti ne' corpi umani molte volte naturalmente; e sopra naturali talvolta strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo bellezza, grazia e virtú, in una maniera che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azzione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gli altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa (come ella è) largita da Dio, e non acquistata per arte umana. Questo lo videro gli uomini in Lionardo da Vinci.” Giorgio Vasari

 

Vite vissute ad arte

Giorgio Vasari, pittore e architetto, esponente di una pittura eclettica che segna il passaggio alla stagione manieristica, nasce il 30 luglio 1511 ad Arezzo, da Antonio Vasari e Maddalena Tacci. Più che per la sua produzione artistica Vasari è ricordato come scrittore e storico per aver raccolto e descritto con grande cura le biografie degli artisti del suo tempo.

Inizia il suo percorso artistico nella bottega del francese Guglielmo Marcillat, pittore ed autore dei cartoni delle vetrate del Duomo di Arezzo. Nel 1524 si reca a Firenze, dove frequenta la bottega di Andrea del Sarto e l'accademia di disegno di Baccio Bandinelli. Ritorna ad Arezzo dopo tre anni, nel 1527, dove incontra il Rosso Fiorentino.

Insieme a Francesco Salviati, nel 1529 Giorgio Vasari lavora nella bottega di Raffaello da Brescia: poi si dedica anche all'arte orafa presso Vittore Ghiberti. Poco dopo, chiamato e protetto dal cardinale Ippolito de' Medici, Vasari parte per Roma, dove con l'amico Salviati, condivide lo studio dei grandi testi figurativi della maniera moderna.

Negli anni dal 1536 al 1539 viaggia tra Roma, Firenze, Arezzo e Venezia, dipingendo varie opere, tra cui ricordiamo il ritratto del Duca Alessandro de' Medici, una Natività per l'eremo di Camaldoli, l'Allegoria dell'Immacolata Concezione per la chiesa di S.Apostoli a Firenze.

Rientra poi ad Arezzo e intraprende la decorazione pittorica della sua casa. Dal 1542 al 1544 divide la sua attività fra Roma e Firenze; la sua produzione di pale di altare si fa sempre più intensa, e va sempre più definendosi il suo linguaggio figurativo.

Nel 1550 esce la prima edizione dell'opera a cui è più legata la fama del Vasari: le "Vite de' più eccellenti architetti, pittori e scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri", in cui Vasari riordina tutto il materiale e le notizie raccolte dal 1540 sulla vita e sulle opere degli artisti.

E' in questo periodo che Giorgio Vasari conosce Michelangelo, il quale gli consiglia "lo studio delle cose di architettura". Dopo qualche anno Vasari si sposta di nuovo a Roma, per lavorare presso il Papa Giulio III, che gli affida, insieme all'Ammannati, la decorazione della cappella con la tomba del cardinale Antonio del Monte, a San Pietro in Montorio.

Qui rimane fino al 1553, mantenendo un rapporto stretto con Michelangelo e lavorando al servizio di Papa Giulio III.

Nel 1554 torna di nuovo ad Arezzo, chiamato a progettare il coro del Duomo. Si trasferisce con la famiglia a Firenze, su invito del duca Cosimo I de' Medici, che finalmente lo assume stabilmente al suo servizio.

Inizia un periodo di più costante dimora fiorentina, durante il quale Vasari rivede una posizione egemone nell'ambito artistico della città.

Nel 1555 Cosimo I gli affida i lavori di ristrutturazione e di decorazione di Palazzo Vecchio, che vuole trasformare in residenza principesca. Successivamente gli viene affidata la fabbrica di Palazzo degli Uffizi. L'opera verrà compiuta nel 1580, solo dopo la sua morte.

Del 1563 è l'inizio degli affreschi della volta del Salone di Cinquecento di Palazzo Vecchio, la cui decorazione complessiva sarà la più grandiosa. Terminerà nel 1565, anno in cui gli verrà affidato l'incarico del cosiddetto Corridoio vasariano, che congiunge gli Uffizi a Palazzo Vecchio attraverso l'antico Ponte Vecchio.

Sospesi i lavori nel 1556, intraprende un viaggio in Italia, al fine di raccogliere ulteriori informazioni per la seconda stesura delle "Vite", che ultimerà dodici anni più tardi, nel 1568.

La nuova edizione, accresciuta, è considerata la prima storia critica della pittura italica oltre che fonte documentaria ancora oggi indispensabile per oggettività e onestà di giudizi, nonchè di chiarezza espositiva. Mentre la prima edizione risulta più compatta, più vivace ed entusiastica nel succedersi delle tre "età" (da Cimabue a Buonarroti), la seconda edizione è più ampia, interessata da un ripensamento critico e da una maggiore problematicità nella parte dedicata ai contemporanei. Attraverso una serie di vivaci biografie, Vasari sottolinea come gli artisti della sua regione, la Toscana, sono riusciti gradualmente a rinverdire la straordinaria stagione dell'arte classica.

Nel 1570 torna a Roma chiamato da Pio V, dove in soli otto mesi dipinge tre cappelle in Vaticano: la Cappella di San Michele, San Pietro Martire e Santo Stefano; contemporaneamente avvia la decorazione della Sala Regia.

Alla morte del pontefice Vasari torna a Firenze dove, dopo una lavorazione quasi decennale, conclude la decorazione del Salone dei Cinquecento. Gli viene successivamente affidato l'incarico di affrescare la volta della cupola Brunelleschiana di Santa Maria del Fiore, con un Giudizio Finale.

Dopo pochi mesi è richiamato a Roma da papa Gregorio XIII per proseguire la decorazione della Sala Regia.

Nel 1573, a Roma, mentre lavora all'ultimo incarico, prepara i disegni per la Cupola del Duomo fiorentino. In aprile rientra a Firenze, dove viene inaugurato lo studiolo di Francesco I, di cui aveva iniziato la decorativa. Iniziano i lavori per le logge aretine, su suo disegno.

Giorgio Vasari muore a Firenze il 27 giugno 1574. La sua casa di Arezzo è oggi un museo a lui dedicato.

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Lo Sapevate Che: Ingmar Bergman: Nato a Uppsala, città svedese a 70 km da Stoccolma, è stato un regista, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore e produttore cinematografico. Annoverato tra i maestri assoluti della settima arte


Provo per te un affetto senza fine, un affetto impensabile. E' un angoscia avere in sé un affetto così immenso. Ingmar Bergman

 

Sguardo magico

Il grande regista svedese Ingmar Bergman nasce il 14 luglio 1918 a Uppsala, figlio del cappellano della corte reale. Facile dunque comprendere come il piccolo Ingmar fosse educato secondo i concetti luterani di "peccato, confessione, punizione, perdono e grazia", temi che in qualche modo saranno ricorrenti anche nei suoi film.

Come se non bastasse, non era infrequente che a scopo punitivo il bambino fosse rinchiuso nell'armadio luogo in cui, rannicchiato, maturava il suo odio per il padre e la sua rabbia contro il Dio-padrone falsamente introiettato in quel clima culturale.

A diciannove anni si iscrive all'Università di Stoccolma e si stabilisce nella capitale. Con alle spalle una famiglia non troppo benestante, ma anche a causa di una naturale inclinazione e a un forte disagio esistenziale che non gli permette di integrarsi troppo con i coetanei, conduce una vita da artista scapestrato, quella che un tempo di sarebbe definita "bohémien". Tuttavia, non manca di approfondire gli studi specifici che gli stanno a cuore, in primo luogo quelli teatrali o quelli legati all'arte delle sette note. Ben presto, però, la passione per le arti si trasforma in qualcosa di radicale, che non può più essere associato ad altre attività. La conseguenza di questa "febbre" è che abbandona i "regolari" studi universitari per dedicarsi alla sola attività teatrale, soprattutto mettendo in scena spettacoli studenteschi.

A partire da quella gavetta Ingmar Bergman costruisce in breve una solida reputazione, grazie al suo talento non comune. Il suo nome comincia a circolare negli ambienti giusti, fino a che non riesce ad accedere a palcoscenici ben più prestigiosi di quelli scolastici. E' il momento in cui comincia a collaborare con i più importanti teatri della città.

Nel 1942 scrive una commedia satirica e oscena, imperniata sulla scabrosa relazione fra un sacerdote e una spogliarellista. La pièce, com'era prevedibile, suscita grande scandalo, con l'unico risvolto positivo di far ulteriormente conoscere il suo nome, fino a farlo arrivare anche alle orecchie dei benpensanti.

Per le rappresentazioni di cui è regista, l'autore-feticcio del momento è Strindberg, anche se la visuale bergmaniana si allarga spesso anche ad altri scrittori.

Il 1944 è l'anno di un'altra sua rappresentazione, scritta autonomamente e messa in scena: si tratta di "Hets", un'allegoria contro il nazismo che sta spadroneggiando nel Continente e nella vicina Norvegia. La messinscena di un altro suo dramma, "La morte di Punch" (1942), attira invece su di lui l'attenzione della Svensk Filmindustri, con cui inizia a collaborare nel 1943 come sceneggiatore. L'anno seguente il regista svedese Alf Sjöberg porta sullo schermo la prima sceneggiatura di Bergman, "Spasimo".

Due anni dopo Ingmar Bergman esordisce nella regia cinematografica, dimostrando attenzione per i problemi esistenziali dei giovani e una imprevedibile vocazione neorealistica. Dopo altre due sceneggiature (questa volta per il regista Molander), Bergman termina il suo apprendistato in campo cinematografico. Si può dire che ormai per lui la macchina da presa non abbia più segreti: comincia ad assimilare la lezione dei più grandi maestri contemporanei e a prendere in considerazione tematiche care al neorealismo (o di quello che verrà definito realismo poetico), senza trascurare la realtà simbolica presa in sè o il ruolo della donna nella società, sempre alla luce di quello che è il suo maestro inconscio, il suo faro, la sua guida artistica e spirituale, Strindberg.

Le sue pellicole sono caratterizzate dalla strenua cura nella narrazione, la stessa che avrebbe fatto apprezzare a livello internazionale film come "Il settimo sigillo" (1956) e "Il posto delle fragole" (1957), film che mettono anche in evidenzia il suo approccio estremamente lirico nel trattare le storie e i personaggi.

Gli anni '70 portano a Ingmar Bergman, già noto al pubblico europeo, la fama mondiale grazie a regie cinematografiche divenute emblema di un certo cinema d'autore. Sono titoli ormai entrati a pieno diritto nella storia del cinema come "Sussurri e grida", "Il flauto magico", "Sinfonia d'autunno" o "Scene da un matrimonio".

Nel corso degli anni '80 Bergman si è perlopiù ritirato dall'attività cinematografica e televisiva, continuando però a realizzare messinscene teatrali. "Fanny e Alexander", una sua rara pellicola girata nel 1982, è stata per il regista una sorta di riepilogo di tutto il suo lavoro.

Successivamente si è concentrato soprattutto sulla scrittura, pubblicando lavori autobiografici ("La lanterna magica" nel 1987 e "Immagini" nel 1990) e sceneggiando "Con le migliori intenzioni", il film diretto da Bille August del 1992.

Tra i vari riconoscimenti ricevuti vi sono l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1958 con "Il posto delle fragole", un Oscar nel 1960 per "La fontana della vergine", un Oscar per il Migliore film straniero nel 1961 con il film "Come in uno specchio", ben quattro Oscar per "Fanny e Alexander" e molti altri, fino al Premio Federico Fellini per l'eccellenza cinematografica, ricevuto nel 2005.

Nella sua biografia, intitolata "Lanterna magica", il regista scrive:

"La verità è che io vivo sempre nella mia infanzia, giro negli appartamenti in penombra, passeggio per le silenziose via di Uppsala, mi fermo davanti alla Sommarhuset ad ascoltare l'enorme betulla a due tronchi. Mi sposto con la velocità di secondi. In verità, abito sempre nel mio sogno e di tanto in tanto faccio una visita alla realtà"

Padre di nove figli, alla morte della quinta moglie Ingrid si ritira sull'isola di Faaro, nel Mar Baltico. Qui, nella sua casa, muore il 30 luglio 2007.

Filmografia di Ingmar Bergman

  • La terra del desiderio (1948) Hamnstad
  • Prigione (1949) Fängelse
  • Sete (1949) Törst
  • Un estate d'amore (1951) Sommarlek
  • Donne in attesa (1952) Kvinnors väntan
  • Una lezione d'amore (1953) En lektion i kärlek
  • Monica e il desiderio (1953) Sommaren med Monika
  • Una vampata d'amore (1953) Gycklarnas afton
  • Sogni di Donna (1955) Kvinnodröm
  • Sorrisi di una notte d'estate (1955) Sommarnattens leende
  • Il settimo sigillo (1956) Det sjunde inseglet
  • Il posto delle fragole (1957) Smult ronstället
  • Alle soglie della vita (1958) Nära livet
  • Il volto (1958) Ansiktet
  • L'occhio del diavolo (1959) Djävulens öga
  • Come in uno specchio (1960) Säsom i en spegel
  • La fontana della vergine (1960) Jungfrukäl lan
  • Luci d'inverno (1963) Nattvardsgästerna
  • Il silenzio (1963) Tystnaden
  • A proposito di tutte queste... signore (1964) För att inte tala om alla dessa kvinnor
  • Persona (1966) Persona
  • L'ora del lupo (1968) Vargtimmen
  • La vergogna (1968) Skammen
  • Passione (1969) En passion
  • Il rito (1969) Riten
  • L'adultera (1971) Beronginen
  • Scene da un matrimonio (1973) Scene ur ett äktenskap
  • Sussurri e grida (1973) Viskiningar och rop
  • Il flauto magico (1974) Troll flöjten
  • L'immagine allo specchio (1976) Ansikte mot ansikte
  • L'uovo del serpente (1977) Das Schlangenei
  • Sinfonia d'autunno (1978) Höstsonaten
  • Un mondo di marionette (1980) Aus der Leben der Marionetten
  • Fanny e Alexander (1982) Fanny och Alexander
  • Dopo la prova (1984) Efter repetitionen
  • Il Segno (1986) De två saliga
  • Vanità e Affanni (1997) Larmar och gör sig till

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