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mercoledì 20 maggio 2015

Lo Sapevate Che: L'Epilessia fa paura: contro i pregiudizi va spiegata a scuola...



Durante un giorno di scuola, può accadere improvvisamente che un bambino abbia una crisi epilettica. “Un evento non così raro se si pensa che quasi una persona su cento soffre di questa malattia neurologica dovuta a un malfunzionamento temporaneo dei neuroni della corteccia cerebrale, e che ha un picco di incidenza nei bambini” spiega Oriano Mecarelli, segretario della Lega italiana contro l’epilessia (Lice) e responsabile dell’Ambulatorio per le sindromi epilettiche del Politecnico Umberto I di Roma. Ma come devono comportarsi docenti e compagni per aiutare il bambino a superare l’attacco e a non viverlo come un evento drammatico? A questa domanda vuole rispondere il progetto L’epilessia a scuola: chi ha paura alzi la mano, promosso dalla Lice in occasione della Giornata nazionale per l’epilessia del 3 maggio. L’evento prende nome da un libro. Chi ha paura alzi la mano, scritto da Loredana D’Alessio, in cui bambini ammalati raccontano la propria vita, del tutto simile a quella dei loro coetanei. “Vogliamo vincere i pregiudizi ancora radicati attorno all’epilessia, che vede ogni anno 30 mila nuovi casi in Italia ed è creduta erroneamente una malattia mentale e invalidante”. Le crisi, soprattutto quelle convulsive in cui l’ammalato cade a terra privo di conoscenza, sono i sintomi più evidenti. “Ogni crisi corrisponde a una scarica elettrica anomala delle cellule nervose della corteccia cerebrale. Però ci sono farmaci che, presi regolarmente, stabilizzano le proprietà elettriche della membrana dei neuroni e impediscono il verificarsi delle scariche. Per questo, conclude Mecarelli “nelle scuole si parlerà anche dell’importanza della somministrazione dei farmaci in orari scolastico”.
Angela Simone – Scienze – Il Venerdì di Repubblica – 1 maggio 2015

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