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mercoledì 30 novembre 2011

Croccanti speciali fatti con le vostre mani!



         Con Le Nocciole

200 gr di nocciole tostate, 200 gr di zucchero, 1 cucchiaio di succo di limone, olio.
Spennellare con poco olio un piano di marmo e un mattarello, tritare grossolanamente le nocciole tostate. Mettere in una casseruola lo zucchero, il succo di limone, un cucchiaio d’acqua e far fondere lo zucchero a fuoco dolce. Togliere la casseruola dal fuoco, aggiungervi le nocciole tritate. Porre di nuovo su fuoco moderato e mescolando con un cucchiaio di legno, continuare la cottura finchè lo zucchero avrà assunto un colore dorato. Versare il composto sul piano di marmo e con il mattarello stenderlo rapidamente in uno strato dello spessore di circa ½ cm. Con un coltello tagliare il croccante ancora caldo in quadrati di circa 3 cm di lato.


         Col Sesamo

200 gr di semi di sesamo, 200 gr di zucchero, ½ cucchiaio di succo di limone, 2 cucchiai di olio.
Ungere con poco olio un piano di marmo e un mattarello. Mettere in una casseruola lo zucchero, il succo di limone, un cucchiaio di acqua e far fondere lo zucchero a fuoco dolce. Togliere la casseruola dal fuoco e aggiungervi i semi di sesamo. Porre di nuovo su fuoco moderato e mescolando con un cucchiaio di legno, continuare la cottura finchè lo zucchero avrà assunto un colore dorato. Versare il composto sul piano di marmo e con il mattarello stenderlo rapidamente in uno strato dello spessore di 3-4 mm. Con un coltello, tagliare il croccante ancora caldo in strisce della lunghezza di 3 cm e quindi in rettangoli di 5 cm.


         Con Mandorle E Cioccolato

150 gr di mandorle, 80 gr di cioccolato fondente.
Far tostare leggermente le mandorle in forno preriscaldato a 180°. Toglierle dal forno e farle raffreddare. Tritare il cioccolato e farlo fondere in un tegamino a bagnomaria a fuoco moderato. Aggiungervi le mandorle, avvoltolarle bene nel cioccolato. Distribuire con un cucchiaio 5 o 6 mandorle con il cioccolato a mucchietti sopra un foglio di carta vegetale. Stenderli rapidamente e lasciarli solidificare in luogo fresco.

Per La Festa Di San Nicolò: Storia E Ricette Particolari

Per La Festa Di San Nicolo’     

La sera del 5 dicembre i bambini nel mondo prima di andare a dormire,  preparano calze e scarpe, perché nella notte “San Nicolò” distribuirà nelle calze e nelle scarpe tante cose buone.
San Nicolò, fu Vescovo di Mira, nato a Patara nella Lisia (Asia Minore). Morì nell’anno 350.
La leggenda racconta i fatti che fecero nascere l’usanza dei doni. Si racconta che San Nicola venne a sapere che tre povere bimbe della sua città, sarebbero state vendute come schiave, perché la loro famiglia, molto povera, non era in grado di dare loro una dote per poter essere sposate. San Nicolò, di notte, andò a casa delle bimbe e mise sulla finestra tre sacchetti pieni d’oro.
E’ ricordato per il suo grande amore per i bimbi, per i fanciulli, per soccorrere infelici e derelitti, per chiunque si trovi in circostanze sfavorevoli. E’ patrono dei marinai.
In altre Nazioni europee è ricordato con delle cerimonie. In Olanda il 6 dicembre nelle strade di Amsterdam, lo rappresenta un personaggio che distribuisce dolci ai bimbi, accompagnato da un servo nero, chiamato Zwarte Piet.

Ricette Speciali Per Il Giorno di San Nicolò


Dolce Di Riso E Biscotti Per San Nicolò’

Per la torta:

200 gr di buon riso, ¾ di lt di latte, 6 uova, il succo di 3 arance, ½ lt  di vino bianco secco, 220 gr di zucchero, 300 gr di frutta sciroppata a vostro piacimento.
Far cuocere il riso in una casseruola per 10 minuti nel latte, scolarlo, se necessario e lasciarlo raffreddare mettendolo in una terrina. Unire il succo delle arance, la metà del vino bianco e 80 g di zucchero e due uova. Scolare molto bene la frutta sciroppata, ridurla a dadini e aggiungerla al composto preparato. Mescolare il tutto delicatamente con l’aiuto di un cucchiaio di legno. In una pirofila rotonda preparare il caramello: mettere nella pirofila 60 gr di zucchero e spruzzarlo con un po’ d’acqua- mettere  uno spargi fiamma sulla fiamma del gas e appoggiarvi la pirofila. Mescolare con un cucchiaio di legno sin quando il caramello sia diventato biondo, con l’aiuto di due presine far girare da tutte le parti il fondo finche la pirofila ne sia tutta ricoperta. Unirvi il composto di riso preparato e livellare la superficie. Far cuocere in forno preriscaldato a 180°per 45 minuti. Rovesciare il dolce su un piatto di portata.
Mescolare i 4 tuorli con 80 gr di zucchero sino ad ottenere una crema spumosa, unire poco alla volta sempre mescolando il vino bianco. Poi fare cuocere lo zabaione a bagnomaria mescolandolo in continuazione, farlo raffreddare. Cospargere con lo zabaione il dolce e lo zabaione avanzato, servirlo a parte.

Per i biscotti:

500 gr di farina, 250 gr di burro ammorbidito, 250 gr di zucchero di canna, 1 bustina di lievito vanigliato, 1 bicchiere di latte a temperatura ambiente, un composto formato da: 1 cucchiaino di cannella in polvere, 1 cucchiaino di noce moscata grattugiata, 1 cucchiaino di semi di anice pestati o macinati, 1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere, un pizzico di sale, ½ cucchiaino di pepe bianco macinato, 1 cucchiaino di zenzero in polvere. Nella ciotola del mixer elettrico, mescolare lo zucchero con il burro, aggiungere il latte e lavorare ancora un po’, aggiungere piano piano la farina a cui avrete mescolato accuratamente tutte le droghe e la bustina di lievito . Lavorare sino a che il composto abbia formato una palla. Su di un piano di lavoro infarinato, stendere la pasta ad uno spessore di 1 cm. Usando possibilmente dei taglia biscotti a forma natalizia, tipo stelline, babbi, pini, casette ecc, o in mancanza delle forme geometriche varie, ricavare dalla pasta i biscottini. Cospargerli con le mandorle tritate e appoggiarli sulla placca del forno, ricoperta con carta da forno. Infornare a 180° per 7 minuti e altri 15 minuti a 150°, fin che siano coloriti in superficie. Toglierli dal forno e sistemarli ad asciugare su una gratella.


Torta Di Crema Pasticciera E Pinoli


Per 8 persone
180 gr di farina, 160 gr di zucchero, 100 gr di burro, 1 yogurt intero, 1 uovo intero e 4 tuorli, 100 gr di pinoli puliti, ½ bustina di lievito in polvere.
Per la crema pasticciera: 3 tuorli e 1 uovo intero, 120 gr di zucchero, ½ lt di latte, 1 una bustina di vanillina, 40 gr di maizena, la buccia di 1 limone.
Preparare la crema pasticciera: In una casseruola portare a ebollizione il latte con la buccia del limone. Lasciare intiepidire. In un contenitore lavorare i tuorli d’uovo con lo zucchero con una frusta, sino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere la vanillina mescolata alla maizena. Unire il latte alla crema, poi mettere la preparazione sul fuoco e sempre mescolando con un cucchiaio di legno, portare dolcemente a ebollizione e cuocere per pochi minuti, sin quando la crema si è addensata, togliere la buccia di limone. In una terrina lavorare l’uovo intero e i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina mescolata al lievito, il burro fuso, 70 gr di pinoli tritati, amalgamare con cura tutti gli ingredienti sino ad ottenere un composto morbido. In una pirofila rotonda, imburrata e infarinata, versarvi metà di questo composto, livellandolo bene con l’aiuto di un cucchiaio, stendervi sopra la crema pasticcera preparata, lasciando libero 1 cm del bordo tutto attorno. Ora versarvi il residuo del composto, e stenderlo con l’aiuto di un cucchiaio, cospargervi sopra la parte di pinoli interi rimasti. Far cuocere in forno preriscaldato a 180° per 35 minuti.


Falafel, Ricetta Libanese

Per 4 persone
200 gr di ceci secchi, 1 fetta di pancarrè, 1 cipolla, 4 spicchi d’aglio, 50 gr di bulghur (grano essiccato e macinato grossolanamente) o in alternativa di farina, 1 cucchiaino di lievito per dolci in polvere, 1 cucchiaio di prezzemolo, 1 cucchiaio di coriandolo fresco tritato, 1 cucchiaino di cumino in polvere, olio, sale e pepe.
Lavate i ceci sotto l’acqua corrente, metteteli a bagno per 12 ore in acqua tiepida salata. Scolateli e strofinateli tra le dita per eliminare la pellicina che li ricopre. Passateli al mixer per ridurli in purea. Trasferiteli in una terrina e unitevi il lievito. Coprite il bulghur con acqua tiepida e scolate dopo 5 minuti, premendo con le dita per eliminare tutta l’acqua. Unite il bulghur ai ceci e mescolate accuratamente. Sminuzzate la cipolla e l’aglio e uniteli al purè di ceci. Unite anche le erbe e le spezie. Inumidite il pane, strizzatelo e frullatelo brevemente, quindi unitelo nella ciotola. Mescolate molto bene il composto e formate delle palline grandi come noci. Prelevate il composto con un cucchiaino e rotolatelo tra le mani umide, per ottenere una forma rotonda. Friggete le palline, poche alla volta, in olio caldissimo. Quando saranno dorate, prelevatele con una paletta forata e deponetele su carta assorbente. Sono buone sia calde che fredde, servite con l’aperitivo o con il pane “pitta, ” (pane arabo), con insalata o con il tabulé.

Per il pane Pitta (arabo):

Per 12 pezzi:
kg 1,5 di farina, 7 gr di lievito in polvere, 1,5 tazze di acqua, 1 cucchiaino di zucchero, olio.
In una ciotola mettere il lievito, l’acqua e lo zucchero. Lavorare gli ingredienti e lasciare riposare in luogo caldo finché in superficie sarà diventato spumoso. In una grande terrina mettere la farina, il composto preparato, 2 cucchiai d’olio e lavorare con forza l’impasto finché sarà compatto. Trasferirlo su un piano di lavoro infarinato e lavorarlo sino a quando diventerà una palla elastica. Metterlo in una nuova terrina precedentemente oliata. Coprire con pellicola e con un canovaccio. Lasciare lievitare in luogo caldo per 30 minuti. Riprendere la pasta e stenderla in 12 pezzi formando dei dischi di 5 mm di altezza. Disporre i dischi sulla piastra del forno precedentemente unta di olio, spennellarli con acqua e lasciarli lievitare per 20 minuti. Preriscaldare il forno a 250°. Spennellare nuovamente i dischi con acqua e infornarli per circa 5 minuti.

Pollo Fritto Alla Creola, Ricetta spagnola

Per 4 persone
1 pollo di circa 1 kg e 200 gr, tagliato a pezzi, 2 spicchi d’aglio, 1 cipolla, 1 arancia, 1 lime, cumino in polvere, origano, 50 gr di burro, peperoncino in polvere, olio e sale.
Lavate bene i pezzi di pollo e asciugateli, metteteli in una terrina, unite gli spicchi d’aglio affettati, la cipolla tritata grossolanamente, la scorza di mezza arancia grattugiata, il suo succo e il succo del lime, ½ cucchiaino di cumino, un pizzico di origano, il peperoncino e un po’ di sale. Mescolate il tutto e mettete la terrina, coperta, in frigorifero per 6 ore almeno, mescolando ogni tanto. In un largo tegame con 3 cucchiai d'olio, a fuoco vivace, versatevi i pezzi di pollo scolati dalla marinata e fateli rosolare bene da tutte le parti. Abbassate la fiamma, coprite il tegame e fate cuocere per 25 minuti, girando di tanto in tanto, i pezzi di pollo. Scolate poi i pezzi di pollo e metteteli in un capiente piatto di portata. Versate nel tegame tutti gli ingredienti della marinata e cuocete a fuoco vivace per qualche minuto. Alla fine versate il sugo sul pollo e servite subito. 

Zuppa DI grano (Bulghur) Del Ramadan, Ricetta Algerina


Per 6 persone
600 gr di carne, manzo o agnello con l’osso, 150 gr di grano spezzato, 2 cipolle dolci, 2 pomodori maturi, 1 scatola di ceci cotti al naturale, un pizzico di paprica dolce, 1 limone, un ciuffo di prezzemolo o coriandolo, olio, sale, pepe.
Lavare il grano e lasciarlo ammorbidire in acqua tiepida. Pulire le cipolle, affettarle finemente e farle dorare leggermente in un tegame con 3 cucchiai di olio. Unire la carne ridotta a dadi, far rosolare, unire la paprika, un cucchiaino di pepe nero, un cucchiaio di prezzemolo spezzettato. Sciacquare e colare il grano ammollato e unirlo nel tegame. Unire i pomodori pelati e ridotti a piccoli dadini. Coprire con acqua tiepida, salare, cuocere a tegame coperto e fuoco dolce per circa ¾ d’ora. Unire i ceci scolati dall’acqua di vegetazione e sciacquati. Mescolare e cuocere ancora per ¼ d’ora. Il grano alla fine della preparazione dovrà risultare tenero. Completare la preparazione con il succo del limone spremuto e il prezzemolo residuo tritato.

Salse Speciali: Salsa Tonnata, Salsa Verde Piccante, Salsa Mousseline, Salsa Mornay (Al Formaggio)


Salsa Tonnata

Maionese classica, tonno, acciughe, capperi sotto aceto.
Frullare tonno, acciughe e capperi. Unire alla maionese, diluendo con olio, succo di limone, sale pepe.
Si può come variante unire anche due uova complete, sode, frullate.

Salsa Verde Piccante

Pestate nel mortaio o frullate 100 gr. di pane imbevuto di aceto e spremuto, un trito di prezzemolo e capperi, la polpa di 30 gr. di olive verdi. Continuate fino ad ottenere una pasta densa e uniforme. Versatela in una scodella ed incorporatevi olio q.b., mescolando a lungo e aggiungendo un po’ di aceto.


Salsa Mousseline
Versare in un tegamino 1 rosso d’uovo, gr.30 di burro, sale, pepe.,noce moscata, 1 cucchiaino si salsa di pomodoro, 1 cucchiaino di fecola e uno di succo di limone. Mescolate bene e fate cuocere a bagnomaria, a fuoco moderato, sbattendo con una frusta in modo che il composto diventi denso, senza che il tuorlo si rapprenda. Per ultimo aggiungere un cucchiaio di panna liquida e lavorate ancora con la frusta, finché la salsa diventi spumosa.

Salsa Mornay (Al Formaggio)   

Gli stessi ingredienti indicati per la besciamella, più 50 gr. di burro, 60 gr. di gruyère e 60 di parmigiano.
Preparare la besciamella base. Quando avrà finito di cuocere, aggiungere il burro a pezzetti ed il formaggio grattugiato, mescolando finché saranno bene sciolti e amalgamati.

martedì 29 novembre 2011

Torta Di Merluzzo E Verdure


Per 6 persone
400 gr di filetti di merluzzo, 300 gr di farina, 150 gr di burro, 3 uova, 100 gr di passata di pomodoro,1 peperone giallo e 1 rosso, 1 cespo di radicchio di Treviso, sale e pepe. Burro e farina per la tortiera.
Lavare e asciugare i peperoni. Farli abbrustolire sul gas. Togliere la pelle, i filamenti bianchi interni e i semi. Ridurli a listerelle. Pulire il radicchio e affettarlo a striscioline sottili. Lavare e asciugare i filetti di merluzzo, togliere la pelle e eventuali spine ( si può usare anche quello surgelato ). In una terrina mettere la farina con 150 gr di burro a dadini, un pizzico di sale e 2 cucchiai di acqua gelata. Mescolare rapidamente gli ingredienti, formare una palla con la pasta, raccoglierla in una pellicola e metterla in frigorifero per 1/ 4 d’ora. Nel mentre tagliare anche il merluzzo a strisciette. Su di un piano di lavoro leggermente infarinato stendere la pasta ad un altezza di 3 mm e foderare una pirofila rotonda imburrata e infarinata. Bucherellare il fondo della pasta. Salare leggermente le verdure e sistemarle sul fondo della torta. Distribuirvi sopra i filetti di merluzzo, salare e pepare. In una scodella battere le uova, unire la passata di pomodoro, sale e pepe. Versare il tutto sulla torta e fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti.

Limonata Classica


Per 6 persone
125 gr di zucchero, 1 lt e 8 dl d’acqua, 6 limoni non trattati.
Riunite in una casseruola lo zucchero e 3 dl d’acqua, portate a ebollizione, proseguite la cottura dello sciroppo per 1 minuto. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Mentre portate a bollore 1 lt e ½ d’acqua e lasciatela raffreddare. Versate lo sciroppo in una caraffa, unite il succo dei limoni e la loro scorza grattugiata, e il lt. e ½ di acqua bollita e già raffreddata. Mescolate e lasciate le scorze in infusione per un’ora: filtrate la limonata e servitela ghiacciata. Si conserva in frigorifero per qualche giorno.

Sangria Caliente


Per 6 persone
1 lt di vino bianco secco tipo Tocai, ½ lt di gazzosa, 2 peperoncino Antille, 1 mela verde, 4 susine gialle, 5 albicocche, 2 pesche a polpa bianca.
Versate in una grossa ciotola il vino Tocai e la gazzosa, aggiungete un peperoncino Antille intero e uno tagliato in 4 parti, privato dei semi. Eliminate noccioli e torsoli e tagliate a dadini la mela verde, le susine, a spicchietti le albicocche e le pesche. Unite la frutta al vino e mettete il tutto in frigo sino al momento di servire.

Lo sapevate che: Magnifica Frutta Dall'America, Dall'Asia e Italia

Frutti che arrivano da lontano, anche se, pochi lo sanno, molte piante vengono coltivate con successo in Sicilia, Sardegna e Calabria. Il momento migliore per portarla in tavola è quando in Italia arriva il freddo. Sono prodotti esotici che stanno di casa nell’emisfero opposto al nostro. Dove, mentre in Italia fa freddo, in quei paesi fa caldo e i frutti arrivano a giusta maturazione.
Per l’acquisto bisogna evitare i frutti con macchie scure e ammaccature (segnali di sofferenza da trasporto o eccesso di maturazione), prodotti troppo duri al tatto che denotano immaturità (privi di gusto zuccherino, di consistenza legnosa), oppure eccessivamente morbidi, o dalla buccia raggrinzita per la stagionatura prolungata.
E’ bene quindi acquistare la frutta al momento del consumo. Facendo attenzione a come si conserva, perché molti frutti soffrono la bassa temperatura dei nostri frigoriferi, meglio collocarli in un ambiente fresco, intorno a dieci-dodici gradi.

ANONA CHERIMOLIA

Annona cherimola
Dalla forma a cuore, il frutto è ricoperto da una scorza verde chiara che diventa scura quando è maturo. La polpa bianca, dolce e cremosa, contiene grossi semi neri.
Si mangia al naturale, o servito con macedonie e gelato.
Sbucciate e privata dei semi, la polpa può essere frullata ed è indicata per preparare sorbetti. E’ un frutto ricco di calcio e vitamina C.

GUAVA

Psdium guayana
Originaria delle Antille e dell’America centrale. La polpa può essere giallo crema, rosa o rossa e contiene numerosi granellini.
Va consumata matura, al naturale, preparata in sorbetto o in gelatina.
Il succo di guava è un’ottima base per i cocktail

AVOCADO

Persea sp.
Il nome deriva dalla parola azteca ahuacalt. La polpa tende a diventare scura e va bagnata con il succo di limone. Da consumare quando è morbido e cede leggermente al tatto.
Si può usare nelle insalate, per fare stupende salse, per condire pastasciutte o completare sughi speciali, nelle macedonie.

CARAMBOLA

Averrhoa carambola
Originaria dello Sri Lanka, ha una linea curiosa: una volta tagliata, le fette sembrano tante stelle. Il sapore è leggermente acidulo, talvolta aspro.
Va bene consumata nel dessert, nei sorbetti e come decorazioni nei cocktail e nei piatti di Natale.

FRUTTO DELLA PASSIONE

Passiflora edulis
Dal Messico si è diffuso al Centro e Sud America. La polpa giallo-arancio è dolce, con semini commestibili.
Va consumato al naturale, aprendolo come un uovo alla coque. Ottimo nelle macedonie, come sorbetto o mousse e nei cocktail.

PITAYA O FRUTTO DEL DRAGONE

Hylocereus undatus
Come il fico d’India, la piytaya è il frutto di una particolare specie di cactus. Quello con la buccia rossa viene dal Vietnam, quello con la buccia gialla dal Centro America.
La polpa bianca, con tanti semini neri, viene servita al naturale, come dessert, o con lime e zucchero.

LICI

Litchi chinensis
Originari della Cina meridionale, dove crescono a grappoli da una pianta rigogliosa. Ricchi di vitamina C, vengono consumati freschi , al naturale, specie in occasione del capodanno cinese.
La loro scorza rugosa di colore rosso-rosato nasconde un frutto dolce di colore bianco opalino e un grosso seme.
Conservati in sciroppo di glucosio, possono essere aggiunti alle macedonie.
Consumati al naturale o nelle macedonie.

MANGO

Mangifera indica
Viene coltivato in Asia da oltre 4000 Anni e ne esistono numerose varietà, diverse per forma, dimensione, colore e gusto. Quelle più comuni hanno la forma oblunga, sono di colore verde o rosso-arancio, possono pesare sino a 500 grammi, ma le varietà migliori rimangono quelle di piccola taglia, come l’Alphonso.
La sua polpa giallo-oro è ottima gustata al naturale o con una spruzzata di succo di lime e zucchero.

MANGOSTANO

Garginia mangostana
Singolare pomo dalla scorza bruno-viola, contiene una polpa divisa in cinque o sei spicchi che ricorda la testa d’aglio
Il frutto va gustato al naturale, fresco e a giusta maturazione. Va scelto quando la buccia cede a una leggera pressione. Gli orientali utilizzano la scorza per le proprietà antinfiammatorie.

PAPAIA

Carica papaya
Nel Sud America troviamo esemplari che sfiorano i dieci chili.
La polpa giallo-arancio si gusta con una spruzzata di limone e poco zucchero. Ricca di papaina, è facilmente digeribile e ottima per depurare il fegato.

AZZERUOLLA O LAZZERUOLO

Frutto giallo rosato simile a una piccola mela dolce, con polpa chiara, croccante, ricca di vitamine. Si raccoglie tra agosto e settembre. Molto deperibile. Si producono marmellate, gelatine, confetture e sciroppi.

CORBEZZOLO

Bacche rossastre con polpa gialla, molle e granulosa dal sapore acidulo. Oggi è usato come pianta ornamentale, ma un interesse nutrizionale: è ricco di vitamina C. Si consuma al naturale, spolverato di zucchero, usato anche per gelatine e marmellate. Consumato anche sotto spirito, come le ciliegie.

MELA COTOGNA

E’ un frutto globoso, ovoidale, profumato. Ricco di fibre, tannini e vitamina C, ha polpa dura e acidula ed è adatto solo alla cottura. Matura da ottobre a novembre, di norma viene usato per le confetture, per rinforzare il sapore dei frutti scipiti e la preparazione della cotognata, marmellata solidificata da tagliare a cubetti.

CORNIOLA

E’ un frutto carnoso e acidulo, di forma ellittica, con un nocciolo durissimo. Un tempo venivano raccolte acerbe e messe in salamoia. Si possono usare anche per preparare bevande, sciroppi e confetture.

GELSO

Si tratta di pseudo frutti globulari, molto succosi, provenienti dall’albero del Morus. Le more di Morus alba (gelso bianco) sono tonde piccole e il loro colore può variare dal bianco al nero. Quelle di Morus nigra hanno una forma oblunga, piuttosto grosse, di colore nero o rosso scuro e dal gusto più spiccato. Vengono consumati freschi ma si preparano anche granite e confetture.

GIUGGIOLA

Ha la grandezza di una oliva, forma elittica o sferica, a seconda delle qualità, colore marrone chiaro, che si trasforma poi in rossastro. La polpa è biancastra e compatta e il sapore subacido-dolciastro ricorda il dattero. Matura è dolcissima. Si consuma fresca o trasformata in marmellate e conserve. Si conserva anche sotto grappa.

NESPOLA

Frutto globoso, molto acidulo e astringente, di colore giallo-arancio. Contiene piccole dosi di caroteni, in complesso con poco interesse nutritivo. In passata si raccoglieva anche acerba e i frutti venivano fatti maturare nei solai sulla paglia per costituire la scorta invernale.

PERA VOLPINA

E’ una delle varietà di pere più diffuse e apprezzate sull’Appennino. Matura tra ottobre e novembre e si consuma prevalentemente cotta, o bollite lungamente con vino rosso e zucchero.

MELA RUGGINOSA

Del Gruppo delle renette grigie, il frutto matura a fine ottobre ed è molto sorbevole. Presenta buccia rugosa e un sapore molto dolce e caratteristico. In superficie ha una leggera “ruggine” naturale velata. Si usa per marmellate, cotta per accompagnare carni e selvaggina.

MELAGRANA

E’ un frutto a forma sferica contenente semi rossi avvolti in una polpa sugosa ricca di vitamina A e C. Simbolo di abbondanza e molto apprezzata dai romani (che ne preparavano il vino), presenta un sapore leggermente acidulo ma nel complesso molto gradevole. Si raccolgono a maturazione in autunno e si conservano a lungo.

OLIVELLO SPINOSO

Noto anche come “olivella”, è un frutto giallo aranciato, acidulo, simile ad un’oliva che resta sui rami tutto l’inverno. Ottimo per preparare frutta cotta con aggiunta di miele, o conservato sotto sale o aceto. Ricco di vitamine A, C, acidi organici e polifenoli,

SORBA

Matura in novembre e si presenta molto simile a una piccola pera. La polpa, un po’ acida, diventa dolce e succosa se lasciata maturare lentamente sulla paglia. Sono destinate anche alla preparazione di marmellate, o per ricavare liquori e distillati. Contengono discrete dosi di vitamina C e acido malico.

lunedì 28 novembre 2011

Lo sapevate Che: Figli Piccoli: Qualche Istruzione Per L'Educazione Sessuale


Il concetto principale a cui i neo genitori dovrebbero aderire è quello di sdrammatizzare il sesso.
Non negando la pur positiva funzione del senso del pudore, evitando comunque la nocività degli eccessi
Non ci sarà niente di male se al bagnetto del bimbo assisterà pure la sorellina o il fratellino.
Non ci sarà niente di male che il fratellino e la sorellina dormano nella stessa camera.
Si pensi che in queste situazioni ci siano notevoli vantaggi, perché i bimbi di ambi i sessi potrebbero così gradualmente venire a conoscenza delle differenze fra le due anatomie.
Sono realtà ed avvenimenti del tutto naturali e solo installando un senso di malizia in queste scoperte, si potrebbe pensare a un senso di vergogna del tutto ingiustificato.
Ai genitori è riservato l’importante compito a seconda della loro psicologia e della sensibilità , di preparare i propri figli a non essere scioccati dei discorsi che più tardi potrebbero sentire dai compagni più grandicelli o più “svegli” e aiutarli ad essere più inclini per una completa confidenza con mamma e papà su argomenti così “scabrosi”.Quando i figli “chiedono”, i genitori  dovrebbero cogliere con piacere l’occasione per dimostrare con l’affetto anche la fiducia e la comprensione.
Non deludendo le domande poste dai bimbi, sviando le risposte o peggio ancora dicendo loro cose non vere.
Hanno diritto a sapere la verità.
Quindi rispondere chiaramente, serenamente a partire dalla classica domanda: “ come nascono i bambini?”
Spiegare, se richiesto, con tranquillità, il perché di certi cambiamenti negli organi sessuali nell’età dello sviluppo e dell’insorgere di fatti nuovi che del tutto normali e naturali potrebbero turbare – polluzione notturna per i ragazzi, mestruazioni per le ragazzine. Spiegando che gli organi, ad una certa età, si modificano per poter permettere a un ragazzo di diventare uomo e a una ragazza di diventare donna e madre.
Quando i figli “non chiedono”, i casi possono essere diversi: sanno già qualcosa (ma come sanno?), vorrebbero sapere ma si vergognano a chiedere (e questo succede perché non hanno confidenza con i genitori), sono quasi sempre di carattere “chiuso”.
Occorre cercare le cause di questo problema, cercando di rimuoverne le cause.
Purtroppo sovente può dipendere da errori di educazione, e l’educazione sessuale è solo una parte dell’educazione, che è come un organismo che soffre anche quando una sola parte è malata.


Torta Al Caffè

Per 6 persone
Un Pan di Spagna rotondo, ½ kg di ricotta piemontese, 220 gr di zucchero a velo, 1 bicchiere di Marsala, 2 tazzine di caffè ristretto, caffè in polvere, 50 gr di canditi di cedro e arancio, chicchi di caffè.
Mettere la ricotta in un contenitore e lavorarla con un cucchiaio di legno aggiungendovi poco alla volta gr 200 di zucchero a velo. Preparare il Pan di Spagna tagliato in senso orizzontale in tre dischi di spessore uguale. Unire al bicchiere di Marsala le due tazzine di caffè e mescolare bene. Appoggiare le fette di torta su di un piano di lavoro e bagnarle con la miscela preparata di caffè e Marsala. Dividere la ricotta in due parti e una delle parti ancora a metà. Appoggiare un disco di torta su di un piatto di portata e spalmarlo con una delle due metà di ricotta. Appoggiarvi sopra l’altro disco e spalmarlo con la seconda metà di ricotta. Appoggiare sopra il terzo disco di pasta e spalmare sia la superficie che il bordo con la parte di ricotta più grande. Tenere in frigorifero per mezz’ora. Spolverizzare la torta con 2 cucchiai di caffè solubile e guarnirla con piccoli pezzettini di cedro e arancio intramezzati a dei chicchi di caffè.


Cipolle In Crosta Di Pane


Per 4 persone
4 cipolle bianche, grandi e tutte di uguale misura, funghi champignon 100 g, un limone, 1 etto di spek, un dado per soffritto, un tuorlo, un ciuffo di prezzemolo, olio, sale e pepe.
Per la pasta: ½ kg di farina, 20 gr di lievito di birra, 2 bicchieri di latte, un tuorlo, zucchero, olio, sale.
Preparate la sfoglia per il ripieno: su un piano di lavoro mettete la farina a fontana, nel centro mettete 2 bicchieri di latte tiepido in cui avrete sciolto i 20 gr di lievito di birra, un cucchiaio di sale e un cucchiaino di zucchero, 3 cucchiai d’olio. Lavorate con forza l’impasto, formate una palla che inciderete nella parte superiore con una croce fatta con un coltello e mettendola in una terrina infarinata la ricoprirete con un panno, lasciandola lievitare per un’ora. Sbucciate le cipolle, mantenendole intere. Lavatele e fatele bollire per 10 minuti in una pentola d’acqua bollente salata. Scolate le cipolle e mettetele su un canovaccio. Tagliate la calotta superiore delle cipolle usando un coltellino ben affilato. Scavatele nell’interno, con l’aiuto del coltellino. Pulite i funghi con un panno umido e tritateli insieme allo spek e a metà dell’interno tolto alle cipolle. In una padella con 3 cucchiai d’olio, sbriciolate il dado da soffritto e unite funghi e spek, soffriggete dolcemente, salate e pepate, fuori dal fuoco unite prezzemolo tritato e il tuorlo d’uovo. Mescolare e riempire con questo composto le cipolle svuotate. Stendete la pasta, dopo averla lavorata brevemente, in una sfoglia di mezzo centimetro, dividetela in quadrati di 12 centimetri di lato. Appoggiate una cipolla su ciascun pezzo di pasta, e sigillate bene con le mani umide d’acqua. Spennellatele con il tuorlo sbattuto con un cucchiaio di latte. Foderate una placca da forno con carta da forno, unta d’olio e sistematevi sopra le cipolle. Fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti.

Bollito In Insalata Alla Toscana, Ricetta Nonna Linda

Per 6 persone
1 kg di muscolo di vitello, 1 gambo di sedano verde con le foglie, 1 carota, 1 foglia di alloro, 2 scalogni, 1 finocchio con le barbette verdi, 100 gr capperi sotto sale, 2 rametti di basilico, olio, sale, pepe nero in grani. Per guarnire un cespo di cicoria bianca.
In una capiente casseruola mettere la carne di vitello, il sedano lavato con le sue foglie, la carota grattata, la foglia di alloro, sale e 4 granelli di pepe nero, coprire in abbondanza con acqua fredda e portare a bollore. Fare bollire per 1 ora e mezza circa, controllando con i rebbi di una forchetta la morbidezza della carne. Fare raffreddare la carne nell’acqua di cottura. Prelevare la carne dal brodo e appoggiandola su un piano di lavoro, tagliarla prima in 3 parti e poi a fette di 1 cm di spessore. Se le fette risultassero troppo lunghe, dividerle a metà. Mettere le fette in una zuppiera. In una terrina tagliare a julienne il finocchio lavato e pulito, tenendo da parte le barbette verdi. Tagliare gli scalogni puliti a fettine sottilissime e unirle al finocchio. Dissalare sotto l’acqua corrente i capperi, scolarli e unirli alle verdure. Pulire il cespo di cicoria, rompendo grossolanamente le foglie e il basilico a foglie e tenere da parte. Condire con olio e sale le verdure nella terrina. Mescolare bene. Condire anche il muscolo a fettine con delicatezza, con olio sale e una grattata di pepe nero e versarlo nella terrina con le verdure, mescolando gli ingredienti con delicatezza. Foderare un piatto di portata profondo e largo con le foglie di insalata. Sistemare carne e verdure sopra le foglie di insalata e posarvi sopra in bella mostra, le barbette di finocchio e le foglioline di basilico rotte con le mani. Servire.
p.s. La ricetta si può eseguire anche con carne avanzata . 

Minestra Di Ceci Alla Toscana


Per 4 persone
200 gr. di ceci, un pizzico di sale, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 1 manciata di prezzemolo, 4° gr. di prosciutto crudo a dadini, 4 cucchiai d’olio, un gambo di sedano, 3 costine di maiale, 100 gr. di passata di pomodoro, 2 lt. d’acqua, 100 gr di scarola, sale e pepe.
Mettete i ceci a bagno una notte in acqua tiepida, con un pizzico di sale. Affettate finemente la cipolla e tritate sale e prezzemolo. Fate rosolare il prosciutto con 2 cucchiai di olio assieme a cipolla aglio e prezzemolo. Aggiungete i ceci che avrete precedentemente sgocciolato e sciacquato e mescolate per farli insaporire.
Tagliate a dadini il sedano e fate a pezzetti le costine. Unite il tutto ai ceci. Versate la passata di pomodoro e coprite con 2 lt. di acqua. Fate cuocere almeno per 2 ore e ½.controllando la cottura dei ceci. Tagliate la scarola a stricioline e aggiungetela alla minestra solo nell’ultima ora di cottura. Salate e pepate la minestra e conditela con il restante olio.

domenica 27 novembre 2011

Lo Sapevate Che: Lo Iodio, Per Essere In Forma

E’ un elemento essenziale per il mantenimento di un buon stato fisico e mentale, perché regola il modo in cui il nostro organismo utilizza le sostanze alimentari ingerite. Una carenza di iodio porta a disfunzioni della tiroide, con conseguenze che possono essere anche gravi.
Vi dovrebbero prestare maggiore attenzione le persone che abitano in zone particolari, come la montagna o luoghi molto lontani dal mare, perché in questo caso la carenza di iodio può causare uno sviluppo non normale della ghiandola tiroidea chiamato gozzo. Nei casi più gravi si possono determinare anche danni allo sviluppo cerebrale con insufficienza mentale.
La tiroide regola anche la temperatura corporea. Se si ha la tendenza a coprirsi molto più del normale, ad avere mani e piedi freddi, se si acquista peso con facilità e risulta poi difficile smaltire i chili di troppo, anche mangiando poco, se si tende alla pigrizia e all’indolenza, con una circolazione sanguigna cattiva, unghie fragili, capelli secchi e pelle acneica, vi sono delle probabilità che questi sintomi siano dovuti alla carenza di iodio.
Vi sono poi stagioni della vita in cui il fabbisogno di iodio aumenta. Durante l’infanzia e l’adolescenza; quando il corpo cresce molto rapidamente come ad esempio in gravidanza, per regolare il ricambio, per facilitare l’allattamento e il ritorno a un peso forma dopo il parto; infine in vecchiaia, per il legame che vi è fra tiroide, carenza di iodio e indurimento delle arterie con ripercussioni sulla funzionalità del cuore e dei vasi sanguigni.
Insomma lo iodio dà vitalità, forma fisica (anche muscolare), snellezza, bellezza della pelle e prontezza mentale. Secondo recenti studi, poi, lo iodio sembra poter prevenire lo sviluppo del cancro alla mammella, nonché gli effetti dannosi provocati dalla vita moderna e dall’inquinamento sul nostro organismo, riassumibili come “invecchiamento precoce”.
Ma quant’è il fabbisogno giornaliero di iodio e sotto quale forma assumerlo? Non è possibile stabilire un fabbisogno giornaliero uguale per tutti perché, come si è visto, questo dipende dalle caratteristiche della persona, ma diciamo che esso varia fra gli 0,04 e i 0,10 milligrammi. Comunque è importante tenere presente che non vi sono effetti nocivi in seguito al consumo di dosi eccessive di iodio naturalmente presente negli alimenti o nell’acqua. Se invece lo iodio rientra nella composizione chimica di un farmaco bisogna essere molto cauti nel consumo, perché può non essere ben tollerato o addirittura pericoloso. E’ bene quindi assumere lo iodio dagli alimenti naturali.
La forma in cui lo iodio viene assorbito e utilizzato meglio è l’olio di fegato di pesce, utile anche per il suo contenuto di vitamine A e D, seguito poi dallo iodio contenuto nei vegetali e, quindi, da quello contenuto nella carne di pesce. I vegetali più ricchi di iodio, e di conseguenza più consigliati per le persone che soffrono dei disturbi sopra elencati, sono le alghe, da aggiungere alla dieta in polvere o in compresse, o da consumarsi come cibo insieme al riso e al pesce (sono tipiche della cucina giapponese e cinese). Fra le verdure ne sono ricchi cipolle, asparagi, aglio, crescione, cime di rapa, cavoli, spinaci. Se poi si vuole dimagrire, o combattere la cellulite, ricordarsi dei benefici effetti del Fucus vesiculosus, detto anche Quercia marina, da prendere sotto forma di tintura, compresse o creme locali. Quest’alga accelera il processo con cui vengono bruciate le calorie, con un effetto antigrasso. Inoltre aiuta a eliminare l’eccesso di liquido nei tessuti e il gonfiore.

Torta Alla Ricotta Rinforzata


Per 6 persone
Gr 160 gr di ricotta, gr 160 di mascarpone, 150 gr di zucchero a velo, un bicchierino di Marsala, 2 uova, 120 gr di mandorle sgusciate e tostate.
Frullare 70 gr di mandorle riducendole a farina finissima. Mettete la ricotta e il mascarpone in una terrina e lavorateli  con un cucchiaio di legno per farli ammorbidire, amalgamate bene. Unite lo zucchero a velo e il burro ammorbidito. Continuate a mescolare. Unire i tuorli, uno alla volta, la farina di mandorle e il liquore. Amalgamare bene gli ingredienti. Montare gli albumi a neve fermissima e incorporarli mescolando con delicatezza il composto dal basso verso l’alto. Tritare le mandorle rimaste grossolanamente, lasciandone 15 intere. Foderare una pirofila alta 5 cm e non molto grande, con pellicola e versarvi il composto. Mettere in frigorifero coperto con altra pellicola per almeno 3 ore. Togliere dal frigorifero e capovolgere il dolce su un piatto di portata. Ricoprirlo con le mandorle tritate e mettere le mandorle intere attorno alla circonferenza della torta, a metà altezza. Servite subito.

Costolette Al Cartoccio


Per 4 persone
4 costolette di maiale, 1 cipolla, 2 etti di funghi champignon, ( o porcini ), 250 gr di pomodori pelati, 4 fette di prosciutto crudo, tagliate spesse, farina, vino bianco, maggiorana, olio, burro, sale e pepe.
Tagliare la cipolla e soffriggerla in 2 cucchiai di olio e burro. Scolare i funghi, tritarli grossolanamente, mescolarli con i pomodori, pelati e tritati e unirli al soffritto. Lasciare restringere il sugo e correggere con un po’ un po’ di vino bianco. Pepare e salare. Cuocere per ¼ d’ora, aggiungere maggiorana. Rosolare le cotolette, prima infarinate, da entrambi le parti e condirle con pochissimo sale. Ritagliare 4 fogli di alluminio, e su ognuno adagiarvi una costoletta, con sopra una fetta di prosciutto crudo e una porzione di sugo con i funghi. Richiudere i cartocci e metterli in forno per 20 minuti a 180°.

Per Una Pasta Speciale: Pesto Di Broccoli


Per 4 persone

300 gr di broccoli, 2 cucchiai di pinoli, 1 spicchio d’aglio, 1 cipolla, parmigiano grattugiato, 110 ml di olio, 1,5 dl di panna, origano secco.
Cuocete in acqua bollente salata 300 gr. di broccoli, ridotti in cimette, scolatele appena assumono un colore verde brillante, immergeteli in acqua fredda e sgocciolateli nuovamente. Frullate i broccoli con 2 cucchiai di pinoli, uno spicchio d’aglio schiacciato, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, infine unite 60 ml di olio, fino ad ottenere un composto granuloso. Sbucciate e schiacciate uno spicchio d’aglio in una larga padella con 50 ml di olio, unite una piccola cipolla tritata finemente e cuocete fino a quando diventano trasparenti, aggiungete quindi il pesto di broccoli. Lasciate insaporire per qualche minuto, poi versate 1,5 dl di panna e lasciate sobbollire fino a quando la salsa inizia ad addensarsi, salate e pepate.

sabato 26 novembre 2011

Meringata Al Limone


Per 6 persone
1 confezione di pasta brisée, 3 uova, 1 cucchiaio di maizena, 3 limoni naturali, 140 gr di zucchero semolato, 70 gr di burro. Per la meringa: 2 albumi, 2 cucchiai di zucchero semolato. Farina per il piano di lavoro.
Su  un piano di lavoro stendere con il mattarello la pasta brisée e foderare una tortiera di 25 cm di diametro. Forare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta, coprire il fondo con un foglio di alluminio e fagioli secchi in superficie. Fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti. Sfornarla e lasciarla raffreddare, togliendo carta e fagioli. Lavare e spremere i limoni. In un casseruolina fondere a fuoco dolce il burro. In una scodella battere con la frusta le uova con lo zucchero e la maizena. Versare il composto sul burro intiepidito e mescolare energicamente, aggiungendo anche 1 dl del succo dei limoni e mescolare nuovamente. Mettere la casseruolina sul fuoco medio e, sempre mescolando, far cuocere la crema sin che sarà addensata. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. Montare gli album a neve fermissima con lo zucchero e due gocce di succo di limone. Versare la crema di uova nella pasta brisée e ricoprire con la meringa di albumi. Passare la torta sotto il grill caldissimo per pochi istanti e servire.

Polpettine Vegetali Alla Soia


Per 4 persone
150 gr di soia rossa, 1 carota, 1 costa di sedano, 2 cipolle, un ciuffo di prezzemolo, 1 foglia di alloro, 1 uovo, pangrattato, olio, sale, pepe.
Lavare la soia in un colino sotto l’acqua corrente. Metterla a bagno in un recipiente in acqua fredda e 1 cucchiaio di sale per 12 ore. Il giorno dopo, scolarla, sciacquarla bene, metterla in un tegame profondo, coprirla con acqua fredda, la foglia di alloro e fare bollire per circa un’ora. Nel mentre pulire la carota, il sedano, le cipolle e tritare il tutto finemente. Fare appassire il trito di verdure in una padella con 3 cucchiai d’olio, senza colorirli. Scolare la soia, passarla al passaverdura, aggiungere al passato le verdure appassite, il prezzemolo pulito e tritato, 2 cucchiai di pangrattato, l’uovo, sale e pepe. Amalgamare bene tutti gli ingredienti. Formare con il composto delle polpettine grandi come una noce, leggermente appiattite. Mettere abbondante olio in una padella e portarlo a bollore. Fare friggere le polpettine, facendole dorare da entrambi i lati. Fare asciugare l’olio in eccesso appoggiandole su carta assorbente da cucina. Servirle calde.

Polpettine Alla Birra Con Riso


Per 4 persone
300 gr di carne di vitello tritata, 60 gr di prosciutto cotto magro, un cucchiaio di prezzemolo tritato, 5 carote, parmigiano grattugiato, noce moscata, 2 tuorli d’uovo, 3dl e mezzo di birra chiara, brodo vegetale, 200 gr di riso a grana lunga, ½ bicchiere di panna acida, poche foglie di prezzemolo.
In una ciotola riunite la carne tritata, il prosciutto tritato finemente, il prezzemolo tritato, la carota lessata e tritata grossolanamente, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, un pizzico di noce moscata, una presa di sale, i due tuorli e 2 cucchiai di birra. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e formate delle polpettine grandi come una noce, infarinatele e fatele rosolare in una padella con 4 cucchiai d’olio. Aggiungete nella padella 3 dl di birra chiara, 4 carote a bastoncini e un mestolo di brodo vegetale, cuocete per 20 minuti. In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, lessate il riso, scolatelo al dente e trasferitelo su un piatto da portata profondo. Distribuitevi sopra le polpettine con il loro fondo di cottura. Guarnite il piatto con le foglioline di prezzemolo, lavate e asciugate.

Pasticcio di Polenta E Funghi


Per 4 persone
Gr.500 di farina gialla, gr. 100 di burro, ½ lt. di latte, lt.1,500 di acqua, gr.350 di funghi freschi, 1 spicchio d’aglio, 1 sola fetta da 100 gr. di prosciutto cotto, gr.100 di parmigiano grattugiato, sale.
In una pentola portate a ebollizione l’acqua e il latte, aggiungendo metà del burro e il sale. Quando sta accennando il bollore, versate la farina a pioggia, continuando a mescolare. Fate cuocere per 40 minuti. Mondate accuratamente i funghi, affettateli e fateli saporire col burro rimasto e l’aglio, poi salateli e fateli cuocere per 10 minuti. Unite alla polenta i funghi e il prosciutto tagliato a dadini, un pizzico di sale e fate cuocere per 10 minuti. Imburrate una pirofila e sistematevi il pasticcio a cucchiaiate, il burro preventivamente sciolto, cospargete di formaggio grattugiato. Passate in forno a 180° per 8 minuti.

Lo Sapevate Che: I tarli Del Legno E Le Tarme

LE TARME, fanno parte dell’ordine dei lepidotteri e sono dette anche tignole. Possono insinuarsi in pellicce, capi di lana o seta, spazzole e pennelli di crine. Forma un piccolo astuccio protettivo che aprendosi, la larva interna di trasforma in farfalla, che a sua volta può produrre altre uova.
Il loro ambiente ideale è una temperatura sui 25° e un’umidità intorno a 60-75 per cento.

Per evitarli, prima di riporre gli indumenti nell’armadio, per ogni cambio di stagione, si consiglia di lavarli e aggiungere nell’ultimo risciacquo un bicchiere di aceto, che è un odore sgradevole alle tarme. I capi vanno poi stirati col ferro ben caldo per eliminare eventuali uova. Per sicurezza, è bene scuotere con forza ogni capo prima di riporlo nei sacchetti protettivi: la tarma o le sue uova potrebbero essere nascosti tra le pieghe dei maglioni e dei cappotti.
Un’altra soluzione è quella di avvolgere lana, seta, pellicce in fogli di carta di giornale: l’inchiostro funziona da repellente.
Si possono anche usare prodotti antitarme come la canfora, che viene ricavata da una pianta giapponese; la naftalina che deriva dal catrame e il paradiclorobenzolo, prodotto di sintesi del petrolio.
Tra i prodotti naturali si trovano in commercio la Citronella proteggilana Vape, Biokill insetticida naturale, sacchetti profumati fai da te: unire in un sacchetto di tela fine o di tulle parti uguali di foglie di alloro e di mirto sminuzzate, fiori di lavanda, frutti di anice stellato e pepe nero.

I TARLI, sono coleotteri le cui larve, per raggiungere la maturità, devono nutrirsi di legno. Si noteranno delle tracce di segatura, ciò che rimane degli scavi e gallerie fatte dagli insetti. Se i tarli hanno i bordi netti, vuol dire che gli insetti sono ancora al lavoro. Se invece i fori presentano i contorni più sfrangiati e sono particolarmente chiusi, vuol dire che hanno abbandonato il legno.
I tarli colpiscono qualsiasi tipo di legno, tranne quello di pino marittimo.

Per evitarli, il legno, dopo essere stato pulito, può essere trattato, a pennello, con prodotti a base di cipermetrina o di petrolio, che bloccano lo sviluppo delle larve. Le nebulizzazioni dei prodotti spray invece non garantiscono un alto livello di protezione.
Il legno infestato va trattato con insetticidi a base di tetrametrina, da distribuire col pennello e con una siringa. Per aumentarne l’efficacia, l’area trattata andrebbe ricoperta da plastica, in modo da mantenere a lungo i vapori della tetrametrina all’interno dei tunnel scavati dai tarli. Se possibile, portare il mobile trattato all’esterno , poiché i prodotti sono tossici, per cui se possibile, eseguire il trattamento all’esterno.

Sia per i tarli che per le tarme, meglio evitare l’uso di pentaclorofenolo, molto tossico.

Polpettine Di Pane Raffermo

Per 4 persone

3 panini raffermi, 1 bicchiere di latte, 1 uovo, 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, un ciuffo di prezzemolo tritato, olio, sale, pepe.
Spezzettare il pane e farlo ammorbidire nel latte freddo in una scodella. Strizzarlo e lavorarlo con i rebbi di una forchetta, così da ottenerne un impasto liscio. Unire il parmigiano grattugiato, l’uovo sbattuto e il prezzemolo tritato, sale e pepe. Lavorare a lungo sino ad ottenere un impasto omogeneo e formare delle polpettine rotonde. Scaldare abbondante olio in una padella e friggere le polpettine finchè siano dorate e croccanti. Farle scolare su carta assorbente da cucina e servirle calde.

Per Accompagnare L'Aperitivo: Stuzzichini, Sfogliatelle, Crostini, Pizzette

         MANDORLE SALATE

Per 4 persone
250 gr. di mandorle spellate, 1 cucchiaio di albume d’uovo, 1 cucchiaio di sale fino.
Variante alla paprica: 1 cucchiaino di paprica dolce.
Mettete in una terrina l’albume d’uovo, aggiungetevi le mandorle, mescolarle bene facendole appena inumidire .Unire il sale e mescolare facendole avvoltolare bene.
Distribuirle sopra una placca. Porla in forno a 160° per 15 minuti, mescolandole di tanto in tanto.
Variante alla paprica: passare le mandorle inumidite nell’albume d’uovo e nella paprica mescolata con il sale.

         SFOGLIATINE ALL’ACCIUGA

Per 4 persone
200 gr. di pasta sfoglia, 8 o 10 filetti di acciuga sott’olio, 1 uovo.
Stendere la pasta dello spessore di 32 cm. circa per 12 cm e spennellarli con l’uovo battuto. Distribuire sulla metà di ogni rettangolo di pasta, nella parte più stretta, i filetti d’acciuga, disponendoli a strisce in senso orizzontale, alla distanza di 3 cm. circa. Ripiegarvi sopra l’altra metà della pasta e premere un poco. Tagliare in senso verticale a listerelle di 1 cm circa e adagiarle sopra la placca del forno, inumidita d’acqua e farle cuocere in forno a 200° per 8 – 10 minuti.

         SFOGLIATINE CON SALSICCIA

Per 4 persone
200 gr. di pasta sfoglia, 250 gr. di salsiccia, 1 uovo, ½ bicchiere di vino bianco secco.
Bucherellare la salsiccia con i rebbi di una forchetta e farla rosolare per 2-3 minuti, facendola dorare dolcemente, versare il vino bianco e farlo evaporare a fuoco vivace. Scolarla e farla raffreddare. Stendere la pasta a 2 – 3 mm di spessore e ritagliare delle strisce di circa 8 cm.  Spennellatele con un poco d’uovo battuto e mettetevi al centro la salsiccia, coprire con la pasta sfoglia e premerla tutta intorno alla salsiccia. Tagliare le sfogliatine a tronchetti di 3 cm circa e disporli in una teglia inumidita d’acqua, spennellarli con l’uovo battuto rimasto e farli cuocere a 200° per 10-12 minuti.

     CROSTINI AL GORGONZOLA E TROTA AFFUMICATA

Per 4 persone
300 gr. di filoncino di pane. Per il composto al gorgonzola: 100 gr. di gorgonzola, 50 gr. di panna, 50 gr. di gherigli di noci. Per la mousse di trota affumicata: 150 gr. di trota affumicata (opp.salmone), 100 gr. di panna , qualche goccia di succo di limone, qualche rametto di prezzemolo, sale e pepe.
Tagliare il filoncino di pane a fettine e farle tostare in forno. Preparare il composto di gorgonzola: pulire il formaggio dalla crosta, spezzettarlo e frullarlo, aggiungendo poco alla volta la panna. Metterlo in una terrina ed incorporarvi i gherigli di noce, tritati grossolanamente.
Preparare la mousse di trota (o salmone): tritare finemente la trota affumicata, oppure frullarla, aggiungere il succo di limone, un pizzico di sale, se occorre, e pepe. Incorporarvi delicatamente la panna montata.
Distribuite i due composti sui crostini. Decorarli con gherigli di noci e prezzemolo.

        PIZZETTE RAPIDE

 Per 4 persone
12 – 14 fette di pancarrè. Per le pizzette al pomodoro: 200 gr. di polpa di pomodoro, che abbia perso l’acqua di vegetazione, a dadini, 100 gr di mozzarella a dadini (lasciati scolare dall’acqua), 1 dl di olio, 1 pizzico di origano, sale.
Per le pizzette al radicchio: 1 cespo di radicchio, 100 gr. di mozzarella, sale e pepe.
Private della crosta il pancarrè, potete utilizzando ogni fetta tagliata in due triangoli. Spennellatele con un po’ di olio prima di tagliarle. Mettete in una terrina i dadini di pomodoro, aggiungere un po’ di olio e sale. Distribuire sulle metà del pancarrè i dadini di mozzarella e pomodoro, cospargere con origano.
Preparate le pizzette col radicchio: lavarlo, asciugarlo e tagliarlo a listerelle sottili, fatele saltare in padella con 2 cucchiai d’olio e insaporirli con sale e pepe.
Distribuite sulle restanti fette di pancarrè  con la mozzarella rimasta. Disponete sopra una placca da forno oliata e cuocete a 190° per 7 – 8 minuti.