Etichette

giovedì 30 giugno 2016

Pensieri: Saluto....



Dolce serta, ciao ♥

Buona 💛 Serata

Pensieri: Saluto...



Buon Pomeriggio, ciao

Non affannarti nel cercare
di farti comprendere da chiunque,
solo chi ha un'anima uguale alla tua,
ti comprenderà.

Pensieri: Saluto...



Buongiorno a tutti! Buon Giovedì, ciao ♥

♥♥♥...Un visionario mistico all’università
mi disse l’utopia ci salverà
astemi in coma etilico per l’infelicità
la messa ormai è ormai finita figli andate in pace
cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace....

Speciale: Parlando di Crepes...



Crepes e Insalata
Per 8 persone

250 gr di farina, 4 dl di latte, 4 uova, noce moscata, 600 gr di pomodorini sardi, 150 gr di rucola, 150 gr di radicchio di Treviso, 150 gr di songino, 200 gr di pecorino Toscano fresco, olio evo, aceto, sale e pepe.

Stemperate in una ciotola la farina con il latte unito poco alla volta, poi versate la pastella in una ciotola dove avrete sbattuto leggermente le uova, mescolate bene in modo da ottenere un composto omogeneo, salate, pepate, unite una grattata di noce moscata e lasciate riposare per ½ ora.
In un padellino di circa 15 m di diametro, imburrato leggermente, una sola volta, versate un mestolino di pastella che ricopra per intero il fondo, cuocete la crepe da un lato per un minuto, poi giratela e cuocete ancora 1 minuto dall’altro lato.
Preparate così le altre 15 crêpes, quindi trasferirle in un piatto, impilandole e coprendole con pellicola per alimenti. Mettetele in frigorifero sino al giorno seguente. Il giorno successivo tagliate le crêpes a striscioline della larghezza di mezzo cm e mettetele in una grande ciotola dove avrete riunito i pomodorino, tagliati a spicchietti, la rucola spezzettata, il radicchio a striscioline, il songino, e il pecorino tagliato a dadini. Condite con 10 cucchiai d’olio evo, sbattuti con 2 spruzzi di aceto, sale e pepe. Servite come secondo e come antipasto.

Crepes con Farina di Mais al Pepe
Per 4 persone
200 gr di farina di mais, 2 uova, 2 dl di latte, 150 gr di burro, erba cipollina, sale, pepe nero. Per accompagnare prosciutto toscano.

Incorporate a 100 gr di burro ammorbidito, un cucchiaio di erba cipollina e un pizzico di sale. Avvolgete il burro aromatizzato in un foglio di alluminio, dandogli la forma cilindrica e trasferitelo in frigorifero. 
Mescolate la farina con le uova leggermente battute, il latte, sale e pepe. Lavorate finchè siano amalgamati. 
Scaldate una nocciola di burro in un padellino e versateci un mestolino di composto, fate cuocere per qualche minuto, girate la crepe e cuocetela brevemente anche da questa parte. Tenete la crepe in caldo e continuate con lo stesso procedimento, sino ad ottenerne 12. ( il padellino si imburra solo per la prima crepe. Servite le crêpes calde con il burro all’erba cipollina e il prosciutto toscano tagliato a fette spesse.

Crepes con Zucchine e Taleggio
Per 4 persone

2 uova, 3 cucchiai di farina di grano saraceno, 1 cucchiaio di farina normale, 2 dl di birra, 400 gr di zucchine, 400 gr di funghi freschi o congelati, 1 spicchio d’aglio, un pizzico di timo secco, 1 etto di taleggio, burro, olio, sale.

Spuntate le zucchine, lavatele, affettatele e tagliatele a rondelle sottili.
Pulite con un panno bianco i funghi da residuo di terra e impurità, affettateli. In una padella con 4 cucchiai d’olio e uno spicchio d’aglio schiacciato, unite i funghi e cuoceteli a fuoco alto per 4 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno, unite le zucchine, una presa di sale e cuocete a fuoco medio per 10 minuti.
Prima di spegnere la preparazione aggiungete un pizzico di timo secco, mescolate e spegnete.
Riunite in una ciotola 2 uova, 3 cucchiai di farina di grano saraceno e un cucchiaio di farina normale. Mescolate e unite a filo la birra, sbattendo con una frusta, finchè otterrete una pastella fluida, aggiungete una presa di sale e fate riposare per 30 minuti al fresco.
Dopodichè fate sciogliere una nocciola di burro in un padellino del diametro di 20 cm circa, versate un mestolino di pastella, rigirate la padella per distribuire in modo uniforme la pastella sul fondo e cuocete la crepe per mezzo minuto a fuoco medio, poi rigiratela e cuocetela per ancora mezzo minuto, mettete al centro una fettina di taleggio tagliata a pezzettini, un cucchiaio di zucchine e uno di funghi trifolati, ripiegate leggermente i bordi della crepe sul ripieno e tenetela al caldo.
Preparate le altre crepe allo stesso modo, fino a esaurimento degli ingredienti. Servitele calde.

Crepes a Striscie in Brodo, ricetta della Germania
Per 6 persone

Per il brodo: 800 gr di carne di manzo per bollito, 1 osso buco, 1 cipolla, 3 chiodi di garofano, un pezzettino di zenzero pelato, 1 carota, 150 gr di sedano rapa, 1, rapa, 1 porro,, un ciuffetto di prezzemolo, sale, pepe.

Per le crepes: 75 gr di farina, 2 uova, 5 cl di birra, 10 cl di latte, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di erba cipollina tritata, 1 cucchiaino di aneto, olio, burro, sale.

Fare cuocere in una casseruola con 2 lt di acqua fredda, salata e pepata la carne di manzo, l’osso buco. Unire la cipolla pulita e con inserito i chiodi di garofano.
Unire il pezzettino di zenzero. Coprire e lasciare cuocere per 1 ora e ¼.
Nel mentre, pulire il sedano rapa, la rapa, la carota e il porro, tagliarli a grossi spicchi e aggiungerli nella casseruola. Aggiungere il ciuffetto di prezzemolo pulito. Fare cuocere ancora per 30 minuti.
Lasciare raffreddare, togliere la carne, l’osso buco e le verdure.
Filtrare il brodo con un passino fine. Mettere il contenitore coperto in frigorifero per almeno 12 ore per potere sgrassare il liquido, togliendo la pellicola che si sarà formata in superficie.

Per le crepes: Mescolare la farina con un cucchiaino di sale e le due uova. Aggiungere a turno, la birra, il latte e mescolare. Lasciare riposare per 30 minuti. Aggiungere il cucchiaio di prezzemolo, di erba cipollina, di aneto. Mescolare bene. Fare cuocere le crepes in un padellino con un filo d’olio, da entrambi le parti, facendo in modo che risultino molto sottili.
Arrotolarle una alla volta e tagliarle allo spessore di ½ cm.
Al momento di servire, riscaldare il brodo.
In una padella, fare rosolare a fuoco lento, le rondelle di crepes in una noce di burro caldissimo. Servirle con il brodo caldo che ciascun commensale verserà sopra di esse.

Lo Sapevate Che: Il dolore di chi fugge nelle lacrime di un padre...



La differenza la fanno le lacrime, lacrime autentiche che stanno dalla parte sbagliata di tutto. Dalla parte sbaglata della frontiera, delle generazioni, e anche della vita. Quel giorno, il 19 novembre 2015 – ricorda l’autore della foto, il macedone Gjorgji Lichovski, a cui lo scatto ha meritato IL Premio Luchetta 2016 – mandai numerose immagini alla mia agenzia. Ma le redazioni del mondo intero scelsero tutte la stessa- Si è sempre il povere di qualcun altro,  il perdente di qualcun altro, il profugo di qualcun altro. Questa è la storia che padre e figlio raccontano. Siamo a Idomeni, località alla frontiera greco-macedone divenuta il simbolo del rifiuto europeo di accogliere ulteriori migranti. Sette mesi fa quel varco non era ancora chiuso, ma non a tutti era consentito il passaggio. La sbarra si alzava per chi proveniva dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan. C’erano lì anche iraniani, pachistani, marocchini, ma il loro transito era interdetto. Aspettavano invano da giorni. Padre e figlio erano tra quelli. Lichovski seguiva la scena dall’altra parte del confine, dal villaggio macedone di Gevgelija. Bloccato a quel capolinea della speranza, mentre vedeva gli altri autorizzati a proseguire il loro viaggio vero il Nordeuropa, l’uomo aveva rimediato qualcosa da dare da mangiare al ragazzino. A un tratto non ce l’ha fatta più. Ci hanno insegnato che nel nostro mondo è tutto rovesciato, che l’inarrestabile progresso tecnologico fa sì che siano le nuove generazioni ad insegnare ai genitori: l’uso degli smartphone, l’esistenza di WhataApp e tutti i trucchi delle diavolerie digitali. Ma che mondo è quello in cui i ruoli sono ribaltati al punto che sono i figli a dover asciugare le lacrime dei padri? (..). Quando ebbe il primo contratto professionale da fotoreporter era il 1989. Due anni dopo sarebbe inisiata la disgregazione della Iugoslavia e per un decennio, dalla Macedonia al Kosovo, Gjiogij Lichovski avrebbe fotografato guerre al limitare dell’Europa. Poi quella storia finì e il reporter poté dedicarsi al suo sogno: fotografare lo sport Europei e Mondiali di calcio, di basket, di pallavolo. “Lì trovai finalmente me stesso” dice. “Facevo foto di persone giovani, sane e felici. Non c’è violenza, è tutto ben organizzato, ben controllato, e di quelle immagini c’è sempre richiesta nei media”. Poi la storia lo ha riacchiappato. Ha ripreso a risalire i Balcani con i volti emaciati, sofferenti angosciati dei profughi. Gjorgji Lichovski racconta ancora che l’indomani della pubblicazione ricevette chiamate da giornalisti di mezza Europa. Erano sulle tracce dei due della foto, per raccontarne la storia. Ma lui era di qua dalla frontiera e non poteva aiutarli. Cercò con lo sguardo il padre e il figlio e non li trovò più. Venne solo a sapere che il gruppo che era rimasto bloccato era stato riportato ad Atene, e nulla più. La cerimonia di consegna del Premio Marco Luchetta 2016 si svolgerà al Politeama Rossetti di Trieste la sera del 30 giugno. Tra i premiati il giornalista di Repubblca Pietro Del Re e l’espresso.it. L’ex direttore di Repubblica Ezio Mauro riceverà il Premio FriulAdria Testimoni della Storia.
Pietro Veronese – Esteri – Il Venerdì di Repubblica – 24 giugno 2016 -