Da sempre nelle mappe dell’elusione fiscale, il Lussemburgo
entrerà a breve anche in un’altra geografia: quella dei diritti civili. Il 15
maggio, infatti, il Granducato ospiterà il primo matrimonio di Stato gay. A
sposarsi è il premier Xavier Bettel, enfant prodige della politica, con
l’architetto belga Gauthier Destenay, suo compagno dal 2010, che lo segue in
tutti gli eventi protocollari festa nazionale inclusa. “Se non sono invitato
con Gauthier non vado”, ha detto al La Times. In Lussemburgo il matrimonio gay
è entrato in vigore il 1° gennaio, grazie a una legge approvata proprio dal
governo Bettel. Classe 1973 Xavier organizza la sua prima manifestazione
politica a 7 anni, a 15 è membro del partito democratico (sigla DP, liberale e
meno tentennante del nostro PD sui temi dei diritti LGTB), studi in legge a
Nancy, Erasmus a Salonicco, deputato nel 1999 e a 38 anni il più giovane
sindaco di una capitale europea.Dopo le elezioni del 2013, che chiudono i quasi
19 anni di regno di Jean-Clude Juncker, forma un governo tripartito (liberali,
socialisti e verdi), diventando il 3° premier gay dichiarato al mondo, dopo
l’islandese Johanna Siguroardottir e il belga Elio di Rupo (entrambi non più in
carica). Per Bettel, coming out durante un radio talk show sulle note di The
Power of Love, l’omosessualità non è mai stata un tabù: “Si vive una sola
volta, non mi voglio nascondere”. Quando i due sposi partiranno per la luna di
miele a guidare il paese rimarrà il vicepremier Etienne Schneider. Anche lui
apertamente gay.
Alberto D’Argenzio – News – Il Venerdì di Repubblica – 3
maggio 2015 -
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