(…). Quando i capi di Stato e di governo e i redattori del
giornale satirico “Charlie Hebdo” sono rientrati nelle loro sedi i due milioni
di francesi riuniti in piazza della Repubblica si sono mossi verso la Nation,
dimostrando che anche il Popolo sovrano partecipava e anzi dava il segnale
prezioso della sua presenza. Erano in grande maggioranza francesi ma
rappresentavano l’Europa e anche l’America perché fu soprattutto a Parigi che
sono nati i valori del mondo moderno che ora si confronta con la società
globale. Fino ad oggi la società globale non ha ancora affrontato questo tema.
Si è realizzata soltanto sul terreno dell’economia, del commercio
internazionale, del libero movimento dei capitali, nella delocalizzazione delle
imprese secondo i costi della manodopera delle materie prime. Ma i valori sono
rimasti diversi. La Cina, l’Indonesia, il Giappone, l’India, l’Africa, hanno i
propri; il confronto con quelli dell’Occidente non è ancora avvenuto o è appena
cominciato ma comunque non è evitabile. Anzi non deve essere evitato.
L’economia globalizzata è un inizio, la rete delle comunicazioni elettroniche è
uno strumento, la circolazione delle idee e delle culture è il primo passo
verso il confronto, il messaggio pacifista è la condizione, il terrorismo è
l’avversario. Questo E’ Il Senso di quanto sta accadendo. Le persone
consapevoli queste realtà le conoscono ed è loro compito praticarle e
diffonderle, sapendo che il confronto dei valori non avrà un vincitore e un
vinto. Si realizzerà un’integrazione, una nuova modernità, una nuova etica e
una nuova estetica. Ma attingeranno alla memoria del passato per realizzare un
futuro che abbia alle spalle un’esperienza e le porti avanti con il contributo
di tutti. (…) I due milioni di persone che hanno sfilato da piazza della
Repubblica a Nation hanno intonato ad un certo punto la Marsigliese. Hanno
fatto molto bene. La Marsigliese infatti, e la bandiera tricolore, non sono
soltanto una canzone e una bandiera
della Francia repubblicana, rappresentano da oltre due secoli i valori
di tutto l’Occidente: Libertà, eguaglianza, fraternità. Dentro Quei Tre Valori
c’è l’intera civiltà dell’Occidente e proprio in una fase di confronto con
altri calori, altre storie e altre esperienze, quei valori vanno rivisitati,
aggiornati, ma non dimenticati. La libertà senza l’eguaglianza rischia di
diventare il privilegio dei forti e danno dei deboli, l’eguaglianza senza
libertà rischia di trasformare la società in una caserma o peggio in una
prigione. E quei due valori senza quello della fraternità perderebbero lo
Spirito Santo laico, la vocazione al bene comune, un potere partecipato e
responsabile. La Marsigliese la cantava perfino Goethe e la bandiera dei tre
colori, quale che fossero nelle diverse nazioni e patrie, rappresentò la
trinità laica di quei tre valori. Queste cose non le ho imparate sui libri, me
le raccontò mio padre che le aveva apprese da mio nonno del quale porto il
nome. Lui era un repubblicano e socialista e il primo maggio di ogni anno usciva
di casa (viveva a Vibo Valentia nella Calabria tirrenica) e sfilava con i suoi
sette figli nelle vie del suo quartiere cantando la Marsigliese e
l’Internazionale. La storia del passato familiare ormai non si racconta più. E’
un peccato del quale sarebbe utile pentirsi per amore dei figli e dei nipoti,
cioè del futuro.
Eugenio Scalfari – Il vetro soffiato – L’Espresso – 22
gennaio 2015 -
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