L’Italia è un Paese in cui il dibattito pubblico è dettato
unicamente dall’agenda politica. Se un’inchiesta coinvolge politici, allora
assume centralità, se uno scandalo coinvolge politici, i media se ne occuoano,
Le priorità della politica diventano le priorità del Paese. (..). Di Contro Esiste un atteggiamento che considero peggiore del disinteresse, ovvero quel
“tutto è merda”, quel “tutto è massoneria”, quel “tutto è inquinato”, quel
“tutto è corrotto” che spegne qualsiasi possibilità di dialogo e di reale
cambiamento oltre un tifo che se possibile è addirittura peggiore di quello cui
ci ha abituati lo “scendere in campo” di Berlusconi. (…). Non ho sentito
pronunciare da questo governo la parola “carceri”. L’Italia non ha carceri, ma
luoghi di tortura e viene costantemente sanzionata dalla Corte Europea per i
Diritti dell’Uomo. Le carceri italiane non sono luoghi di rieducazione ma di
affiliazione. Entri da povero cristo ed esci con una protezione importante e un
ingaggio nelle organizzazioni criminali. Il governo non ha pronunciato la
parola “reato di tortura”. Un Paese che non contempla nel proprio codice penale
questo reato, sarà un Paese nel quale si potranno applaudire i poliziotti che
hanno ucciso Federico Aldrovandi, sarà un Paese in cui le forze dell’ordine si
sentiranno perennemente immuni da ogni accusa e i cittadini sempre più distanti
da chi dovrebbe rappresentare una garanzia e invece si trasforma in potenziale
pericolo. Non ho sentito pronunciare la parola “eutanasia” eppure dal nostro
Paese si emigra non solo per trovare lavoro, ma anche per trovare una morte
dignitosa. Non ho sentito la parola “aborto” nonostante la 194 in gran parte
del sud Italia sia costantemente tradita
dalla incredibile mancanza di
medici abortisti nelle strutture ospedaliere, nonostante ci siano farmacisti
che si rifiutano di vendere la pillola del giorno dopo. Non ho sentito parlare
di “fecondazione eterologa”, nonostante da Roma in giù vigano ancora le vecchie
linee guida della legge 40 dichiarata incostituzionale lo scorso aprile dalla
Consulta. Ora anche le coppie sterili potranno accedere alla fecondazione, ma
in molte città questo resta un diritto tradito. Non ho sentito parlare
seriamente di “coppie di fatto”, ho sentito invece troppe parole inutili e
assurde sul “matrimonio gay” e sull’ “adozione gay”- Non ho sentito pronunciare
la parola “migrante” se non dopo l’ennesima strage in mare, ma mai per
affrontare l’emergenza senza toni razzisti o caritatevoli. Non ho sentito
parlare di “disabilità”, quando i cittadini diversamente abili sarebbero una
risorsa e non un peso se solo si dessero alle famiglie gli strumenti per poter
provvedere alla loro educazione, alla loro cura, alla loro crescita. L’Italia Resta Un Paese in cui i diritti civili e umani si continua a farli passare
per concessioni, per elemosina. Resta un Paese dove per nascere, studiare,
sposarsi, lavorare, essere felice e morire dignitosamente bisogna emigrare.
(…). Eppure per me, un Paese in cui le minoranze non vengono ascoltate, un
Paese in cui i deboli sono ignorati, abbandonati, vessati, è un Paese in cui la
Costituzione viene tradita ogni giorno, ogni ora, ogni momento.
Roberto Saviano – L’antitaliano – L’Espresso – 15 gennaio
2015 -
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