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lunedì 19 gennaio 2015

Lo Sapevate Che: Dite la verità al popolo sovrano...



 Per quanto i sondaggi non dicano di solito se non quello che un uomo desto sa già per conto suo, le ultime nuove che ci riportano una profonda preoccupazione dovrebbero destarla. La fiducia del popolo sovrano in tutte le istituzioni è in caduta libera; per dirla con un grande scrittore che descriveva la situazione ben altrimenti tragica, quella tedesca alla fine degli anni ’20, la fiducia di ogni, per così dire, cittadino nei confronti di chi dovrebbe rappresentarlo sta uscendo dalla sua anima come l’aria da un pneumatico bucato. Eppure, a guardar bene, non è così, ma anche peggio.(...). Dunque: crollo dell’idea stessa di una res publica e crescente affermazione della fede che la democrazia possa benissimo funzionare senza partiti. (…). Il Fatto, Poi, Che La Stupidità comunque più grande consista nel credere che la ragione possa vincerla sempre, non dovrebbe essere un buon motivo per sottovalutarla troppo. Probabilmente siamo alla vigilia di situazioni che non ce lo permettono. Credere che l’Europa si possa salvare sfasciandola ulteriormente, o che i flussi migratori dei Paesi del Mediterraneo e dell’Africa possano interrompersi con qualche “grida”, o che il dramma della convivenza tra culture e religioni all’interno di ogni Paese europeo possa essere derubricato a problema di polizia, o quello dello Stato islamico a problema militare, o, ancora, che il conflitto strategico che si va aprendo con l’impero russo sia affrontabile con qualche embargo – tutto ciò è profondamente stpido, ma non per questo meno pericoloso. Soprattutto quando i discorsi stupidi vengono fatti da gente abile, che raccatta consenso grazie alla propria incredibile assenza di pudore. Ciò Sembra Valere in particolare per le nostre questioncelle interne. La crisi italiana non è più, da tempo, soltanto economica e finanziaria. E pure i sondaggi ci sono arrivati. E’ crisi sociale e culturale. Quando il 50 per cento dei giovani non ha lavoro o ne è del tutto insoddisfatto, ciò significa il dilagare della crisi oltre i tradizionali confini “di classe” e la caduta delle condizioni di vita del ceto medio: Promettere senza avere la possibilità di mantenere si fa a questo punto un puro azzardo. Giocare sul senso drammatico di insicurezza che pervade il Paese, può scatenare reazioni ingovernabili da chiunque.(…). Se non si è in grado di fare le riforme di sistema che il Paese aspetta da vent’anni e passa, se più del bricolage attuale in maniera istituzionale e del lavoro non è possibile andare, bene, ce ne faremo – si dice così, no? – una ragione, ma dite la verità al popolo sovrano! Rendetelo partecipe consapevole della drammaticità della situazione interna, europea, internazionale. Fate una ragionevole scommessa: che esso sia ragionevole: Non è detto che la vinciate, ma per l’altra via perderemo tutti.
Massimo Cacciari – Parole al vento – L’Espresso – 15 gennaio 2015 -

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