Leggere un libro su uno schermo modifica la nostra capacità
di apprendere di elaborarlo? Ha un impatto sulle nostre facoltà cognitive? E’
quello che si chiedono diversi studi che stanno esaminando l’effetto degli
e-reader e degli e-book sui lettori, rispetto al tradizionale approccio mediato
dalla carta. Di fatto i risultati di queste ricerche sono spesso contrastanti e
non sembrano arrivare a una conclusione netta. L’ultimo al riguardo, condotto
da Anne Mangen dell’Università di Stavanger, in Norvegia, ha riscontrato una
differenza nella abilità di ricordare nel giusto ordine gli eventi di una trama
complessa. A due gruppi di lettori, uno su carta e uno su Kindle, è stato dato
da leggere un giallo. I partecipanti hanno mostrato un uguale livello di
comprensione del testo, ma chi aveva usato l’e-reader faceva più difficoltà a
riordinare gli eventi cronologicamente. L’ipotesi è che la dimensione tattile
della carta, cioè il volume delle pagine che cambia mentre si procede nella lettura,
possa agevolare questo tipo di ricordo. Anche se bisogna sempre considerare che
si tratta di una tecnologia giovane, a cui i lettori non sono abituati.
Carola Frediani – New Tecnologia – L’Espresso – 30 ottobre
2014 -
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