Pare che i gladiatori romani, dopo i combattimenti e gli
intensi allenamenti ai quali si sottoponevano, consumassero bevande a base di
cenere. Lo dice uno studio condotto da un gruppo di archeologi e medici forensi
dell’Università di Vienna, che hanno eseguito analisi tramite spettroscopia di
massa isotopica sui resti rinvenuti in un grande cimitero dei gladiatori. Il
cimitero è stato scoperto nel 1993 a Efeso e risale al II-III secolo avanti
Cristo, quando l’attuale città turca era la popolosa capitale della Provincia
d’Asia dell’Impero Romano e la meta di molti gladiatori, che provenivano anche
da altre regioni. La grande quantità di stronzio rilevata nelle ossa ritrovate
“sarebbe dovuta al consumo di bevande a base di cenere vegetale, forse di
pioppo” dice l’archeologo Fabian Kanz. “Del resto, sappiamo che la cenere
veniva usata dai romani in cucina e anche a scopo medico, come si legge nel De medicina di Aulo Cornelio Celso”.
Insomma, al pari degli integratori di magnesio e potassio che tanto vengono
apprezzati oggi, un toccasana dopo una seduta in palestra.
Nicla Panciera – Il Venerdì di Repubblica – 7 novembre 2014
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