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sabato 29 novembre 2014

Lo Sapevate Che: Ricerche da paura...

Spino dal panico per l’epidemia di Ebola, il governo statunitense ha preso la decisione, attesa da molto tempo imporre una moratoria su tutti gli esperimenti che puntano ad aumentare le capacità di tre virus particolarmente pericolosi, influenza, Mers e Sars. Sono stati sospesi tutti i finanziamenti pubblici e sono stati invitati a interrompere il loro lavoro anche i ricercatori che utilizzavano fondi privati. La moratoria verrà utilizzata per stabilire nuovi criteri con cui valutare le ricerche, per poterne soppesare rischi e benefici e decidere quali approvare. Il dibattito su questi studi iniziò circa tre anni fa, quado due gruppi annunciarono di aver modificato il virus H5N1 – un’influenza aviaria che non si trasmette tra mammiferi e quindi neanche all’uomo – per metterlo nelle condizioni di infettare anche i furetti, che sono mammiferi e quindi molto più simili a noi degli uccelli. La notizia del nuovo H5N1 impaurì l’opinione pubblica e fu concordata una moratoria di un anno durante il quale il governo stabilì nuove regole. Ma oggi alcuni lavori riguardanti ceppi modificati di influenza hanno riacceso le paure. Il fatto, però, è che si tratta di studi molto importanti per la salute pubblica. Per esempio, Stanley Perlman, biologo dell’università dello Iowa, ha dovuto interrompere una ricerca  in cui puntava a creare un ceppo di virus  Mers in grado di infettare i topi, per poter poi usare questi animali per testare nuovi medicinali e vaccini. La paura è ovviamente che questi virus possano, per errore o per le mani di terroristi, uscire dai laboratori e dare luogo a una mortale epidemia. E in realtà, guardando la storia, è facile capire come il vero rischio non siano i terroristi, ma i ricercatori animati da buone intenzioni. Negli ultimi mesi sono infatti stati scoperti molti casi in cui agenti pericolosi non sono stati trattati nel modo corretto. Secondo Richard Ebright, esperto in sicurezza biologica presso la Rutgers University, nei soli laboratori statunitensi vengono documentati in media 200 incidenti all’ano in cui vengono persi o rilasciati campioni di armi biologiche. Ed è del luglio scorso la notizia del ritrovamento in un laboratorio statunitense, da parte degli addetti alle pulizie, di alcune fiale di vaiolo, malattia considerata ufficialmente eliminata dal pianeta, almeno in natura, fin dal 1980. Ora la comunità scientifica ha di fronte un lungo periodo di lavoro e autocritica, per produrre nuove regole che limitino gli evidenti rischi associati a olte ricerche sui virus.

Aldo Conti – Epidemie – L’Espresso – 27 novembre 2014 -

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