Quali sono le
caratteristiche principali di un leader del nostro tempo? Se si ponesse questa
domanda a un qualsiasi istituto di ricerca e anche a un referendum sulla rete,
le risposte sarebbero quasi tutte scontate
Nell’epoca in cui i partiti sono diventati comitati
elettorali di un capo solo al comando, tutti noi sappiamo quali sono le figure
dominanti sulla scena e quali aspetti le rendono tali. Bisogna essere anzitutto
dei grandi comunicatori, come il capostipite di questa politica senza politica,
Ronald Reagan. Bravi attori insomma, capaci di illuminare la scena. Come lo
sono stati, al di là dei meriti e delle differenze ideologiche, sia Clinton che
i Bush, tanto Mitterrand quanto Sarkosy, Toni Blair e Silvio Berlusconi, oggi
Matteo Renzi. Ma perfino i papi di maggior presa popolare, da Wojtyla a
Bergoglio. Personaggi abili nel sintetizzare una politica in pochi slogan
comprensibili a tutti, ieri in Televisione, oggi su Twitter. A parte questo,
aiutano a costruire la figura del leader altre caratteristiche esteriori,
magari un aspetto piacevole o quantomeno telegenico, un’aria giovanile o
un’effettiva giovinezza, la capacità di narrare se stessi e la propria
avventura come un fenomeno unico, l’eloquio popolare e magari demagogico,
l’attenzione alla propria immagine. Un’altra carta da giocare è la vita
familiare, che nel caso di Barack Obama è diventa una vera epopea. Bene, di
tutte queste qualità essenziali per fare un leader Angela Merkel non ne
possiede nemmeno mezza. Non è telegenica, non veste bene, non è né bellissima
né giovane, non sa usare twitter, è dotata di un eloqui freddo da scienziata,
non ama andare troppo in televisione,
non è mai apparsa in pubblico con la propria famiglia e suo marito, un
eccellente scienziato tedesco, si è sempre rifiutato di rilasciare anche una
sola intervista in cui appena si sfiorasse il ruolo della moglie. Aggiungiamo
pure che la signora Merkel è arrivata alla politica tardi, a trentacinque anni,
dopo essere cresciuta nel tetro panorama culturale dell’ex Ddr. Eppure Angela
Merkel è il più grande leader politico degli ultimi decenni. E’ la cancelliera
che ha realizzato nei fatti un sogno secolare del suo Paese, l’egemonia della
Germania sull’Europa inseguita fin dai tempi di Bismarck e mai ottenuta prima,
nonostante due guerre mondiali. Quando
gli esperti parlano di morte della vecchia politica e di affermazione delle
leggi dello spettacolo nella vita pubblica, dimenticano questo particolare. Merkel
è la negazione stessa della politica spettacolo, eppure incarna il modello più
vincente sulla scena mondiale. Una fenomenologia di Angela Merkel oggi sarebbe
più utile a capire come funziona davvero la politica di tante chiacchiere sul
marketing.
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di Repubblica – 14
novembre 2014 -
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