Un tempo c’erano le audiocassette per “imparare le lingue
dormendo”. Ma vennero poi relegate nel settore “truffe”. Ora però uno studio
francese mostra che il cervello durante il sonno sente e capisce. Sid Kouider,
ricercatore del Laboratorio di scienze cognitive e psicolinguistica dell’Ecole
Normale Supériore a Parigi, ha addestrato 18 volontari a classificare le parole
in due categorie, “cose animate” e “cose inanimate”, premendo ogni volta che ne
sentivano una, un bottone con la mano destra 0 un altro con la mano sinistra.
Durante i test, Kouider registrava la loro attività cerebrale con l’Eeg
(elettroencefalogramma), individuando le onde cerebrali corrispondenti
all’attivazione della corteccia motoria. Poi è stato chiesto ai volontari di
dormire, sempre sotto Eeg, ed è stata proposta loro una nuova lista di parole:
negli Eeg sono comparse le onde di attivazione per la mano destra o la
sinistra, a secondo del nuovo vocabolo percepito (e tutti sono stati messi
nella categoria giusta). Sembra perciò che, anche dormendo, si colga il
significato delle parole. “Nel sonno gran parte del cervello resta attivo” dice
Kouider. “Dormire sembra insomma essere un processo cerebrale molto più
localizzato di quanto si immaginasse”.
(al.sa.) –Attività cerebrale – Il Venerdì di Repubblica – 17
ottobre 2014
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