A Melbourne, la figura luminosa del
semaforo indossa la gonna. È un’iniziativa per l’eguaglianza di genere che,
temo, rafforzerà invece il maschilismo. “Vedi? Significa che è meglio che la
donna vada a piedi, perché non sa guidare”. La quota rosa nella regolazione del
traffico, inoltre, porrà nuovi problemi: si passa o ci si ferma, col rosa? Boh.
Finora le pari opportunità nei segnali stradali erano garantite dal cartello
“dossi e cunette”, in cui freudianamente ogni uomo vede due tette. Molto
apprezzabile, ma forse la vera discriminazione è altrove. Per esempio nella
differenza con gli stipendi dei colleghi: solo Silvio era più generoso con le
signorine. Oppure nella maggior difficoltà a diventare dirigenti: sopportiamo
che una donna sia più in alto di noi (vabbè, tranne me) solo se ha il tacco 12.
Semafori a parte, se qualche macho, nei colloqui per le assunzioni, vi chiede
ancora nel 2017 se avere figli, rispondete: “Sì, a patto che non diventino
pirla come te”.
Dario Vergassola – C’è Vita Sulla Terra? – Il Venerdì di La
Repubblica 31 Marzo 2017 -
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