Qual è la vostra relazione con il mondo degli oggetti, con le
innumerevoli cose che vi circondano e con le quali avete a che fare ogni
giorno? La sedia su cui sedete, la penna, la macchina, la tazza? Sono solo un
mezzo per un fine, oppure occasionalmente vi rendete conto della loro
esistenza, del loro essere, anche se per poco, e le notate e date loro la
vostra attenzione?
Quando vi attaccate agli oggetti e li usate per rafforzare il
vostro valore ai vostri stessi occhi o agli occhi degli altri, la
preoccupazione per le cose può facilmente avere il sopravvento su tutta la
vostra vita. Quando c’è un’identificazione di sé con le cose, non le apprezzate
per quello che sono perché in esse state cercando voi stessi.
Quando apprezzate un oggetto per quello che è, quando
riconoscete il suo essere senza proiezioni mentali, non potete non essere grati per la sua esistenza. Potete
addirittura sentire che non è veramente inanimato, che appare solamente così ai
vostri sensi. I fisici confermano che a livello molecolare vi è davvero un
campo di energia pulsante.
Attraverso l’apprezzamento altruistico del regno delle cose,
il mondo intorno a voi diverrà vivo, in modi che non potete nemmeno immaginare
e comprendere con la mente.
Eckart Tolle – Parole dalla Quiete
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