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martedì 19 agosto 2014

Lo Sapevate Che: Battiato intervista i Guru Postmoderni...



Viaggio del Musicista tra i “Saggi” di oggi a caccia di un centro di gravità permanente

“Cerco un centro di gravità permanente”. E, a forza di inseguirlo, il cantautore (e pittore e regista e pure, per un brevissimo lasso di tempo, assessore regionale in Sicilia) Franco Battiato si direbbe proprio che l’ha trovato. E si chiama, No time no space, misticismo. Ora, non è detto che questo ancoraggio gravitazionale piaccia a tutti (perché, si sa, Battiato “ esoterista postmoderno” è una figura che polarizza le simpatie), fatto sta che da parecchio la sua musica appare inseparabile dalla “ricerca” sulla spiritualità, con una particolare inclinazione per il sufismo e le dottrine sapienziali di Gurdjieff. Del resto, il versatile musicista, nel 2004, aveva già portato sul piccolo schermo, nella trasmissione per la Rai Doc Bitte, Keine Rèclame (“Per piacere, niente pubblicità”, un titolo un programma di intenti), un distillato allo stato purissimo e un manifesto dell’ideologia battiatana (e sgalambriana).
Tra gli ospiti dell’artista siciliano (che conduceva in studio insieme all’attrice Sonia Bergamasco), infatti, ci furono diversi personaggi che sembravano arrivare dal suo disco Mondi lontanissimi, campioni contemporanei di queste circumnavigazioni intorno al sacro. Alcuni di quegli incontri televisivi sono stati raccolti da Giuseppe Pollicelli nel volumetto Il silenzio e l’ascolto (Castelvecchi (..) , che propone le trascrizioni delle conversazioni del cantante di Alexanderplatz con il teologo cattolico Raimon Panikar (appassionato fautore dell’ecumenismo e del dialogo tra le religioni), con il pirotecnico “psicomago” Alejandro Jodorowsky, con il poliedrico accademico e intellettuale sufi Gabriele Mandel e con il musicista Claudio Rocchi. E così, cuccurucucù, in un attimo ci si ritrova nell’era del cinghiale bianco…
Massimiliano Panarari – Venerdì di Repubblica – 15 Agosto 2014 -

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