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venerdì 22 agosto 2014

Lo Sapevate Che: Se l'autostima di un uomo risiede nei polpacci...



 L’ultima moda è “GONFIARE” con il silicone i muscoli delle gambe e i chirurgi difendono l’intervento per motivi psicologici

Chi non ha cervello abbia gambe. Ma gambe fatte come? Un nuovo tipo di intervento sta mietendo successi fra gli uomini, soprattutto nel mondo anglosassone: rifarsi i polpacci. Anzi, farseli come non li si è mai avuti. Gli impianti di silicone for man infatti non servono soltanto a scolpire addominali-tartaruga e glutei da Dio greco, ma possono essere utilizzati anche per letteralmente gonfiare i polpacci. Puoi scegliere il modello di cuscinetto che preferisci, o comunque il più adatto al tuo profilo anatomico:  a goccia, a forma di fiasco, arrotondato. E’ un vero intervento chirurgico che si può fare sia in sedazione che in anestesia generale. L’incisione è larga circa quattro centimetri ma è praticamente invisibile perché praticata nella piega sul retro del ginocchio. Se non ti piace l’idea dei cuscinetti di silicone e hai paura che in capo a dieci anni siano da buttare e da sostituire, c’è un altro sistema che garantisce polpacci torniti: il lipofilling. Ti prelevano un certo quantitativo di tessuto adiposo da qualche parte del corpo da concordare col medico e te lo trasferiscono sulle gambe. Un auto impianto.
Sebbene non sia certo al primo posto fra gli interventi più richiesti dagli uomini, l’aumento di volume dei polpacci sarebbe fondamentale, se non decisivo, nel rafforzare il senso di autostima. Questo perlomeno sostengono i chirurghi plastici portando acqua al loro mulino. Ma un po’ di palestra non basta? la pratica intensiva di qualche sport mirato tipo il ciclismo è da scartare a priori? E, soprattutto, avere due polpacci con la massa muscolare lievitata è davvero così importante e risolutivo? Ci aveva visto giusto Ennio Flaiano, che in tempi ormai remoti – l’anno era il 1973, il libro La solitudine del satiro – scrisse: “ Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi?  Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità”.
Laura Laurenzi – Venerdì di Repubblica – 15 agosto 2014 -

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