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giovedì 14 agosto 2014

Lo Sapevate Che: Cinque voci (sintetiche) a confronto...



 Apple Siri -  E’ stato il primo software che funziona come un assistente virtuale su smarthone, dal 2011. Ora  è integrato su iPhone e iPad, di Apple. E’ una parola norvegese che significa “bella donna che ti porta alla vittoria”. Non si limita infatti a eseguire comandi vocali, ma è anche un software programmato per simulare una personalità. Sta per essere integrato anche nei sistemi di alcune auto che così potranno rispondere a comandi vocali (per esempio per la musica, il gps, il climatizzatore).
Google Now -  E’ l’assistente personale sviluppato da Google. E’ integrato con gli smartphone Android  (i più diffusi al mondo), ma anche nell’app Google Search disponibile sui sistemi iOs di Apple. Non solo esegue comandi vocali ma anche prevede le esigenze degli utenti e dà loro consigli, avvisi basati sul contesto, sugli interessi espressi, sulle abitudini di navigazione.
Cortana Di Microsoft - E’ il software di assistenza personale con cui Microsoft fa concorrenza a Siri e Google Now, arrivati prima. Cortana è stato lanciato ad aprile 2014, per il nuovo sistema operativo Windows Phone 8.1, e non è ancora disponibile in italiano. Somma le peculiarità di Google Now ( la sua capacità di prevedere interessi degli utenti e di dare consigli) e di Siri (il Solftware ha una propria personalità).
Speaktoit - E’ uno dei più noti software indipendenti con funzione  di assistente personale per smartphone. A svilupparlo è un’omonima startup americana che ha il colosso dei chip intel tra i principali investitori). Funziona su tutti i sistemi, come app: iOs, Android e Windows Phone. Esegue comandi vocali in 40 mial scenari applicativi, tenendo conto del luogo, del tempo, di precedente istruzioni date dall’utente.
Ludmilla - E’ uno dei più noti software assistenti personali made in Italy. E’ un app Android creata da uno sviluppatore indipendente di Genova (Stefano Morando). Esegue i classici comandi vocali (leggere sms e notizie, cercare su internet, fare chiamate, aprire applicazioni con l’immagine di un avatar femminile, con una propria personalità simulata.
Alessandro Longo – L’Espresso – 14 Agosto 2014

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