Nuove Terapie. Si chiama cannabidiolo, è un composto
estratto dalla cannabis ed è capace di ridurre della metà gli attacchi in chi
soffre di forme gravi di epilessia, almeno secondo quanto suggerisce uno studio
presentato a Waschington, al congresso dell’American Academy of Neurology. Lo
studio in questione, precisa Orrin Devinsky delNew York University Langone
Comprehensive Epilepsy Center,a capo della ricerca, è solo un’indagine
preliminare, ma i risultati ottenuti sul campione di 137 persone – bambini e
adulti con forme gravi di epilessia come la sindrome di Dravet e la sindrome di
Lennaux-Gastaur – sono alquanto interessanti, soprattutto per chi soffre di
forme resistenti alle terapie. Dopo aver assunto cannabidiolo per tre mesi (in
forma liquida, per bocca e tutti i giorni) il numero di attacchi epilettici era
diminuito del 54 per cento all’inizio dello studio e solo una piccola
percentuale (circa il 6 per cento) ha dovuto interrompere l’assunzione a causa
degli effetti collaterali (cone sonnolenza, diarrea, stanchezza e perdita
dell’appetito). Lo studio, infatti, era volto a testare unicamente il profilo
di tollerabilità e sicurezza dell’estratto della cannabis. Per capire
l’effettiva efficacia del composto saranno necessari trial più grandi che ne
paragonino gli effetti con un placebo e un controllo.
Anna Lisa Bonfranceschi – Neurologia – L’Espresso – 18 giugno
2015 -
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