Facebook Postare foto di gattini è una delle
attività più comuni su Facebook, tanto da diventare sinonimo di uso puerile e
sciocco dei social. Così commentare un post altrui con la foto di gattino
diventato un modo per dire “che cosa stupida hai scritto”. Sono i meccanismi
della conversazione on line, che sempre di più procede per immagini anziché per
testi: immagini che, riconstestualizzate, acquisiscono un portato semantico
diverso. Nell’iniziativa virale “Kitten – gattini su Salvini”, a inizio maggio,
gli internauti sono stati chiamati a commentare per un giorno i post del leader
leghista con foto di micetti. L’effetto era surreale, dato che ai guerreschi
toni di Salvini facevano seguito centinaia di immagini dolcemente miagolanti.
Salvini prima si è innervosito, poi è stato al gioco. Altre iniziative simili,
nelle settimane successive, hanno colpito altri politici; altre seguiranno, ma
il loro successo dipende dalla creatività e dalla fantasia, non dalla
ripetizione. In ogni caso, è una forma nuova di flash mob digitale, irridente
ma nonviolenta, provvisoria e ironica.
www.piovanorane.it - Non solo cyber – L’Espresso – 28 maggio
2015
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