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domenica 21 giugno 2015

Lo Sapevate Che: Messaggi semplici per uscire dalla crisi...



Sbagliando Si Ritiene che progredire significhi diventare impermeabili all’orrore, indifferenti alle sofferenze. Sbagliando si ritiene che il nostro mondo sia il peggiore di sempre,solo perché abbiamo accesso alle informazioni in tempo reale, e uno stupro o un volo che precipita ci vengono comunicati un attimo dopo che sono avvenuti. A noi resta una sensazione di impotenza che ci spinge ad abbassare lo sguardo, a smettere di guardare “fuori” per concentrarci sulle nostre vite, che sono vite private, che crediamo di poter gestire lontano dalle sciagure del mondo. E che invece ci dice che tutto ci riguarda, che tutto dipende anche da noi, in fin dei conti ci sembra una stolto che farebbe meglio a badare agli affari propri. A chi ci dice che tutto parte dalla dimensione privata per estendersi poi a quella pubblica, si risponde spesso con una smorfia, o peggio, con l’indifferenza. Tutto scivola, il bene e il male. (..). Il Presidente della Repubblica, lo scorso 5 giugno in visita a Expo, ha detto una cosa semplice: “Lo spreco di cibo è un insulto alla società”. Una banalità, diranno i soliti. Una banalità che però fa eco ai dati agghiaccianti diffusi dalla Fao, che ci mette in guardia su una percentuale incredibile: il 30% del cibo  in pattumiera. “La cultura dello scarto e del consumo illimitato – ha detto Mattarella – non si concilia più con il futuro possibile, né con lo sviluppo economico. E’ questa la novità del nostro tempo. Uscire dalla crisi vuol dire saper innovare e cambiare rotta”. Chiaro, facile, utile. Uscire dalla crisi significa ascoltare i messaggi più semplici, perché dalla semplicità dipende il nostro futuro, da calcoli immediati, diretti, dai quali chiunque è in grado di tirare le somme. (..). Dall’Altra Parte c’è un messaggio semplice che mi ha fatto soffrire e allo stesso tempo riflettere. “Ho un tumore al polmone e mi aspettano sei mesi di chemio”. Emma Bonino lo scorso gennaio annunciava di avere un tumore e di doversi sottoporre a cure mediche. Credo che non tutti abbiano compreso il motivo di questa esternazione, ma sono sicuro che abbia sortito gli effetti sperati. Ancora una volta Emma Bonino, come da prassi radicale, ha fatto del suo corpo terreno per una battaglia importante, il messaggio che ha voluto trasmettere è semplice ma fondamentale. ho il cancro ma non mi arrendo. Ho ilcancro ma non mi chiudo in casa in preda alla disperazione e alla vergogna per una malattia che non percepisco e che non vivo come una punizione divina. Ho il cancro e mi curo perché voglio vivere. Ho il cancro e fino a che potrò farlo, continuerò a lavorare. Ho perso i capelli ma in pubblico mi mostro con turbanti colorati, che sono un messaggio di forza e di speranza. Ecco Cosa significa aver detto sono malata. Significa aver mostrato alle centinaia di migliaia di persone che stanno combattendo un male terribile che ce la possono fare. Che ce la devono fare. E non crediamo che sia scontato combattere con forza una malattia. E non crediamo che sia scontato riuscire a condividere la propria sofferenza e le proprie paure. E non crediamo che sia solo una questione di cultura o di arretratezza. Nella sofferenza non sempre si dà il meglio di sé, come in maniera romantica si è portati a pensare. La forza dei messaggi semplici – e per comprenderli bisogna aver
 ancora la capacità di provare empatia verso il prossimo – è che la semplicità del messaggio chiede a chi l’ascolta una presa di posizione o indifferenza. Nessuna terza via. Il coraggio della semplicità che non fughe e si trasforma nel contrario della superficialità e in sinonimo di profondità e comprensione.
Roberto Saviano – L’antitaliano www.lespresso.it – L’Espresso – 18 giugno 2015 -

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