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sabato 18 marzo 2017

Lo Sapevate Che: Il sesso? E' Bio...



Mangiare Verdure di Stagione, muoversi in bici, vestire solo brand ecofrienfly non basta. Il nuovo must è essere sostenibili e impegnati anche tra le lenzuola. Si chiama green sex ed è il nuovo trend su cui stanno puntando produttori e profilattici e sex toys. Il pioniere è stato il condom vegano: gli americani di Glyde sono stati i primi a produrlo. Poi sono arrivati in tanti. Tra i marchi più forti oggi c’è Sustain, fondato nel 2014 da Jeffrey e Meika Hollender, rispettivamente padre e figlia. I loro profilattici sono fatti solo con materiali vegetali non ogm, sono biodegradabili e non testati sugli animali. Per amanti ecologisti e attenti alla salute dei genitali. Tutto a impatto zero. E anche con un impegno sociale. Sustain non solo fa sapere che l’approvvigionamento di gomma per produrre il lattice dei preservativi segue una filiera “etica”, senza l’aggiunta di sostanze chimiche tossiche nel prodotto finale, ma anche che il 10% dei profitti delle vendite viene donato ai servizi per migliorare la salute delle donne. E così ci sentiamo con la coscienza a posto anche nei momenti più intimi. Intanto nel 2016 il marchio ha raccolto 2,5 milioni di dollari tra diversi investitori compreso il colosso Seventh Generation, fondato negli anni ’80 dallo stesso Hollender e da poco passato a Unilever. L’obiettivo è arrivare in 8mila negozi sparsi per gli Stai Uniti, dicono. Anche con nuovi prodotti come i lubrificanti bio e le salviette intime sostenibili. “Diventerà uno dei grandi brand della prossima generazione di consumatori”, scommette John Reploe, ceo di Seventh Generation. Sustain, ovviamente, non è da sola. Se i Millennial sono più sensibili alla salute della Terra, aziende e startup si sono lanciate nel mondo del sesso sostenibile, con un occhio di riguardo alla responsabilità sociale. Persino Greenpeace ha stilato la sua guida al sesso eco-friendly, consigliando alcuni brand. La tedesca Einhorn, ad esempio, oltre a produrre preservativi vegani con un packaging accattivante, investe il 50%degli utili in progetti ambientali. La britannica French Letter segue le regole del mercato equo e solidale “per amanti senza sensi di colpa e che vogliono sentirsi bene quando fanno l’amore”. Il motto del marchio americano Sir Richard invece è: “Gli additivi chimici non sono sexy”. E poi c’è il brand di successo L., fondato a San Francisco dalla fotoreporter Talia Frenkel. Dopo aver viaggiato in aree del mondo in cui l’accesso ai preservativi è limitato, causando la diffusione del virus dell’Hiv, Frenkel ha lanciato la sua linea di condom naturali. E come già aveva fatto Toms per le scarpe, per ogni preservativo venduto L. ne dona uno a un Paese in via di sviluppo. “Oggi”, spiega Frekel su suo sito, “L. collabora con oltre 2.800 donne africane, e finora ha distribuito più di un milione di preservativi nella fascia sub-sahariana”. Non solo: i profilattici non contengono parabeni, gli imballaggi sono 100% riciclati e tra i servizi offerti, c’è anche quello della consegna a domicilio, 24 ore al giorno, in bici (ma solo a Manhattan e San Francisco). Dall’Italia, invece, i vari marchi di condom eco-friendly sono per lo più acquistabili sul web. Accanto al mondo dei contraccettivi green, poi, sono arrivati anche i sex toys di legno o plastica riciclata, e i vibratori con pile riciclabili o a energia solare. Ci sono giochi erotici senza ftalati, i composti plastificanti che danno flessibilità, i dildo approvati dalla Peta che donano parte del ricavato ad associazioni ambientaliste e le manette di neoprene. Senza dimenticare la raccolta differenziata. Diverse catene di sex shop danno, udite udite, la possibilità di riciclare i propri articoli.
Lidia Baratta – Nuovi Mercati –Donna di La Repubblica – 11 marzo 2017 

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