Zero punizioni per il caporeparto:
l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, mica sulla pausa-pipì. A Chieti è
avvenuto un fattaccio che prelude a un capitalismo inumano e distropico (se
sapessi che significa). Un lavoratore della Sevel (FCA Chysler), a cui era
stato vietato di recarsi al gabinetto, si è urinato addosso (la classica goccia
che fa traboccare le balle>). Scalpitava e si muoveva più del ballerino
della Tim, fino a quando si è arreso. D’accordo, la classe operaia non andrà in
paradiso, ma potrebbe almeno andare in bagno! Scriveva un certo Karl Marx: “A
ognuno secondo i suoi bisogni”. Magari partendo da quelli fisiologici, tocca
aggiungere oggi, quando falce e martello hanno ceduto il passo a catetere e
pappagallo. Anni di lotte sindacali, e dove avrebbe dovuto scoppiare una
rivolta, scoppia al massimo una vescica. Sono un pezzo di antiquariato, lo so.
Ma sogno un Joba Act il cui primo articolo reciti: “Sia detto con rispetto: se
non vi mandano a pisciare, mandateli a cagare”.
Dario Vergassola – C’è Vita Sulla Terra? – Il Venerdì di La
Repubblica – 3 marzo 2017
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