Più di 700 comuni italiani sono considerati ad “alta
pericolosità sismica”, dall’Umbria alla Sicilia. Altri 2.345 sono a “sismicità
media”, ma anche lì i danni a persone e cose possono essere gravissimi, come
quelli in Emilia nel 2012. Eppure gli edifici (specie quelli meno recenti) non
sono quasi mai pensati per resistere ai terremoti. Ora la tecnologia può venire
molto in aiuto, grazie a un’invenzione italiana: quella della “stanza
antisismica”, una sorta di locale rifugio in cui ripararsi (in un appartamento
o in un ufficio) fin dalla prima scossa). Si tratta di una struttura modulare
in acciaio antisfondamento mixata a una speciale foderatura con cui si può
interamente rivestire, appunto, una stanza: pareti, pavimento, soffitto. In questo
modo, il locale regge fino a 10 tonnellate di peso in verticale, creando una
sorta di guscio in cui aspettare i soccorsi. L’impatto visivo è nullo, perché
tutto lo scheletro anti terremoto viene poi a sua volta rivestito di
cartongesso bianco. Il brevetto è di un’azienda di Pescara, la Madis. Il costo
medio per un locale è di circa 25 mila euro, ma l’installazione della stanza
antisismica beneficia degli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni. In Rete: www.stanza-antisismica.it
Adriano Botta – Terremoti – L’espresso – 4 dicembre 2014 -
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