“Siamo di fronte a un bluff: per aumentare le performance
erotiche si vendono stimolazioni come Viagra, Cialis, Levitra oppure sostanze
simili. Peccato che curino solo la disfunzione rettile: aumentano l’erezione,
ma non in assenza di desiderio. Il problema è che il commercio via internet è
inarrestabile, la guerra è impari. Questi però sono farmaci: andrebbero presi
solo dietro prescrizione”. Simona Pichini è una ricercatrice dell’osservatorio
“Fumo, alcol e droga”dell’Istituto superiore di sanità. Da dieci anni analizza
dati e tendenze. “Il mercato è esploso, oggi è accessibile a tutti e senza
controllo medico. Il venditore ha il solo scopo di piazzare estratti di erbe,
Sali da bagno o pasticche colorate, ma chi le compra ignora che ci possano
essere sostanze pericolose dentro. Hanno nomi accattivanti come “Fuerza Pura” o
“Sex Intense” e sembrano caramelle: quattro o cinque capsule blu o rosse, al
prezzo abbordabile di 30 euro. Ma noi abbiamo registrato gli effetti immediati:
l’aumento del numero di intossicazioni”. Quali
rischi si corrono? “Quando compri online, posologia e somministrazione te
la fai da solo: “Se ne prendo tre passo una notte da sballo”. I risultati sono
tragici. Per colpa della “Yohimbina” e della “Kavaina” abbiamo già avuto tre
morti in Italia. Pratiche estreme e
potenti eccitanti. E’ una tendenza
in crescita? “Cinque anni fa non esisteva: oggi sì. E’ molto di nicchia, ma
la facilità di acquisto ha portato a intossicazioni soprattutto tra gli
adolescenti, che certo non ne avrebbero bisogno”. Le stime parlano di oltre due milioni di consumatori di droghe
sintetiche in Europa. E in Italia? “Non si sa esattamente. Solo una
piccolissima minoranza arriva in ospedale e viene sottoposta ai test
tossicologici. Per tutti gli altri non abbiamo dati certi. I profili dei
consumatori medi di “potenziatori sessuali”, però, sono due: ci sono i
giovanissimi, sotto i 18 anni, che non vogliono fare cilecca la prima volta. E
poi i 40enni che vogliono evadere dalla routine familiare e cercano trasgressioni”.
Colloquio con Simona Pichini – Società – L’Espresso – 4
dicembre 2014 -
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