Vorrei che lei
comunicasse ai suoi lettori che “il grande amore che dura in eterno non esiste.
C’è un grande amore passionale, tipico di un primo amore giovanile o
dell’inizio di molti rapporti sentimentali, che è caratterizzato da una fusione
quasi totale dei due innamorati che pensano di rimanere sempre insieme. Questo amore
passionale è destinato prima o poi a finire, lasciando spesso non solo
malinconia nei due innamorati, ma talvolta anche astio e aggressività. In
questi casi, sposarsi presto vuol dire andare incontro ad un unione
fallimentare, spesso tragica se ci sono dei figli, che esita nella separazione
o nel divorzio. Esiste invece un amore diverso e molto più sano di quello
passionale, che è l’amore adulto, cioè quello che esiste o dovrebbe esistere in
una coppia consolidata. Questo amore è un volersi bene basato sull’autonomia,
ciascuno in grado di vivere anche per un po’ uno lontano dall’altro ed è in
grado di risolvere alcuni suoi problemi per conto suo. Poi ci vuole grande
rispetto, un certo grado di sopportazione e sacrificio, disponibilità a capire
ed aiutare il coniuge e un po’ di diplomazia. Tutto questo all’insegna di un
sotterraneo e reale stato amoroso che a tratti si riveste anche di momenti di
passionalità e di attività sessuale soddisfacente. Può sembrare una convivenza
difficile e in parte lo è, in quanto presuppone che i coniugi abbiano una certa
maturità individuale e una preventiva educazione su quel tipo di rapporto
amoroso adulto che è il matrimonio. Invece non se ne parla. E anche lei mi pare
tenda a partire dal presupposto che esista un amore passionale eterno. Sono un
medico che si occupa anche un po’ di psicoterapia.
Lettera firmata
All’amore eterno non ho mai creduto, né mi sembra di averne
mai scritto, piuttosto, soprattutto con l’aiuto delle lettere, mi pare di aver
capito, e l’ho scritto più volte, che un conto è la coppia, un conto la
famiglia. La coppia ha solo il presente, la famiglia deve crearsi un futuro.
Prima di diventare famiglia, la coppia dovrebbe capirne le responsabilità, che
vanno oltre la passione e che deve quindi avere basi molto più ricche del solo
grande amore. Praticamente è quello che dice lei, anche se lei mi pare troppo
esigente: infatti quello che lei definisce amore adulto, oltre a vivere su
rispetto, autonomia, sacrificio eccetera, deve avere anche momenti di
passionalità. E’ un quadro perfetto, cui tutti aspirano sposandoci, ma
difficile da assicurarsi. Perché sono proprio quei momenti di passionalità a
non durare per entrambi i coniugi, tutta la vita. E può diventare difficle
sfuggire nel corso del tempo ad altri innamoramenti, alla gelosia, alla
sazietà, alla stanchezza, al rifiuto. Pur restando una coppia “consolidata”(..).
Natalia Aspesi – Questioni di cuore – Il Venerdì di
Repubblica – 12 dicembre 2014 -
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