Viaggiano vuoti di giorno, nelle aree della foresta dove il
taglio è vietato, fanno il pieno, e di notte, trasportano i carichi di tronchi
recisi illegalmente ad alcune delle principali segherie del paese. Sono i
camion della foresta amazzonica brasiliana seguiti da Greenpeace, che denuncia
così ( per la seconda volta in un anno) il traffico illegale di legno, dal
polmone verde del mondo verso Cina, Giappone, Stati Uniti ed Europa (Italia
esclusa). Usando Gps nascosti a bordo dei camion nello stato brasiliano del
Parà, immagini satellitari e ricognizioni dall’alto, Greenpeace ha mostrato che
nelle aree pubbliche della foresta (dove il taglio è illegale) sono invece
presenti strade battute, cantieri e pile di tronchi. Il report redatto dall’associazione
suggerisce che alcune aziende per la
lavorazione e l’esportazione del legname in Parà abbiano prodotto documenti
falsi per coprire l’estrazione di legno illegale, che potrebbe essere così
arrivato anche sui nostri mercati.
Anna Lisa Bonfranceschi -
Amazzonia – L’Espresso – 4 dicembre 2014
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