Quando una giovane si presenta in ospedale con nausea e
vertigini, i medici possono pensare a tante ragioni. Ma mai a quel che hanno
visto i sanitari del Pla General Hospital di Jinan, in Cina, quando le hanno
fatto la Tac: la donna aveva vissuto per i suoi 24 anni completamente priva di
cervelletto.
E come riferisce su “Brain” il neurochirurgo Feng Yu, tutto
sommato stava bene. Certo, farfugliava un po’ e solo a sei anni i familiari
avevano iniziato a capirla. Fino a quattro anni non stava in piedi da sola e
soltanto a sette aveva imparato a camminare, con un passo rimasto sempre
malfermo. Ma per il resto conduceva una vita abbastanza normale, era sposata e
aveva una figlia. Non male in mancanza di un organo che, pur riempiendo solo un
decimo del cranio, possiede la metà di tutti i neuroni. Di solito chi nasce
senza cervelletto muore in giovanissima età e l’assenza è scoperta
nell’autopsia. In realtà, però, per quanto rari, casi simili esistono. Il
cervelletto non è indispensabile per
alcuna funzione vitale. Il suo compito primario è controllare i movimenti e
l’equilibrio, ma anche qui non è imprescindibile.
In sua assenza i movimenti divengono impacciati. Ma altre
regioni cerebrali imparano a svolgere, seppure in modo approssimato, le
funzioni del cervelletto, con un eccezionale sforzo di plasticità che i medici
intendono ora studiare.
Giovanni Sabato- Neurologia – L’Espresso – 4 dicembre 2014 –
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