Quando è stato l’ultimo
tsunami di dadi? Quale l’ultima volta in cui si è manifestata la stabilità?
Bah, mi sono comprato un paio di scarpette adatte a corde d’acciaio, tese fra
due catastrofi. Non sto male, mangio toast in equilibrio a ottocento metri di
quota, bevo spritz e osservo divertito i versanti di due montagne. Di dadi. Mi segno i numeri
che escono e ogni tanto me li gioco al lotto. Ogni potere deve rispondere ad
altri poteri, ma nessuno è così sprovveduto da non poter minacciare abbastanza.
Cacciate il gatto dalla porta e il velociraptor rientra dalla finestra, è la
natura bellezza. O almeno l’economia. Che qualcosa comunque resterà riguardava
la calunnia, non la storia. Mai stata così di massa e mai così individuale. Un
Neanderthal che ho disseppellito nell’ultimo weekend mi ha sorriso e mi ha
detto: “Auguri”.
maxbucchi@yahoo.it – Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il
Venerdì di Repubblica - 31 luglio 2015
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