Oceani Bollenti Niente più cozze, vongole e neppure
ostriche. Se le previsioni dei modelli dei cambiamenti climatici saranno
confermate, in futuro saranno davvero pochi i ristoranti in grado di offrire un
piatto di frutti di mare. L’innalzamento della temperatura delle acque degli
oceani da una parte, e l’aumento delle piogge e la conseguente minore
concentrazione di sale dei mari dall’altra produrranno, infatti, un mix letale:
condizioni che espongono i frutti di mare all’attacco di batteri tossici, in
grado per esempio di produrre una tossina paralizzante.
Lo prevede uno studio condotto nel Sud ovest dell’India da un
team internazionale di scienziati. “Se i cambiamenti ambientali produrranno
livelli di stress più alti della norma su questi organismi il loro sistema
immunitario potrebbe risultarne compromesso”, ha spiegato Lucy Turner, tra gli
autori dell’indagine. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è capire se anche
la produzione di gamberi possa in futuro risentire dei cambiamenti climatici.
Letizia Gabaglio – Alimentazione – L’Espresso – 13 agosto
2015 -
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