L’aula di Palazzo Madama ha detto no
alla richiesta di arresti domiciliari per il senatore di Ncd Antonio Azzollini.
E’ proprio il caso di dire che, per lui, le vie della Divina Provvidenza si
sono confermate infinite. Nella Giunta per le autorizzazioni a procedere,
infatti, il gruppo Pd aveva dato parere favorevole all’arresto, ma a quanto
pare molti democratici in aula hanno votato in maniera differente. D’altronde,
se non ci si dà una mano fra senatori di centrodestra…. Eppure, dall’inchiesta
della Procura di Trani sul crac della casa di cura Divina Provvidenza erano emerse prove e intercettazioni
piuttosto schiaccianti e a tratti inquinanti, che lo scorso giugno avevano
fatto finire in manette addirittura due suore. Un’immagine che non si vedeva
dai tempi della Minetti alle feste di Arcore. Evidentemente, molti senatori
hanno creduto all’autodifesa di Azzollini, che ha parlato di fumus persecutionis. E anche questa
vicenda si è conclusa come sempre: tutto fumus
e niente arresto
Dario Vergassola – Il Venerdì di Repubblica – 7 agosto 2015
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