Se dev’essere
cambiamento, che vero cambiamento sia. L’uomo ha forse corso troppo nel tempo,
sentendosi così giovane rispetto ai grandi sauri che sono però durati un po’ di
milioni di anni in più, i cari estinti- Gli mancavano sole le previsioni del
tempo e gli ombrelli da meteorite, non il divorarsi fra di loro. E allora largo alle figure di
maggior esperienza nella fila dei nostri antenati, le scimmie che i nostri
antropologi disegnano all’inizio della lunga marcia, quelle che ci hanno
mandato avanti perché a loro veniva da ridere. D’altronde le abbiamo male
imitate con le repubbliche delle banane, con i rami dei parlamenti, con le mani
sugli occhi, sulle orecchie e sulla bocca. Noi risaliremo in disordine e senza
speranza gli alberi da cui eravamo discesi con orgogliosa sicurezza. Firmato
Diaz.
maxbucchi@yahoo.it –
Il Venerdì di Repubblica – 21 agosto 2015
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