Firenze. Un batterio che sarebbe arrivato dal mare e sta colpendo come mai prima,
anche adesso che il caldo è arrivato da un po’ e i casi dovrebbero scomparire.
Dall’inizio dell’anno in Toscana 27 persone si sono ammalate di meningite o di
sepsi (una infezione diffusa a tutto il corpo), a causa del meningococco C. Il
dato è altissimo e da solo rappresenta circa un quarto del totale di tutta
Italia. E’ così scattata una campagna di vaccinazione straordinaria tra tutti i
cittadini, in primo luogo i giovani tra gli 11 e i 20 anni ein secondo gli
adulti finoa 45. Per tutti il farmaco è gratis, scelta che sta impegnando le
casse della Regione. Sono circa 75 mila i vaccini eseguiti per ora, a un prezzo
per le casse regionali di 10 euro a dose, per un totale di 750.000 euro. Ma
teoricamente le persone da vaccinare sono quasi un milione, quindi i numeri
potrebbero salire. Mentre gli uffici di igiene delle provincie di Firenze,
Arezzo e Pisa, le più colpite, si occupano di fare la profilassi antibiotica a
chi è entrato in contatto con i malati e le Asl invitano le persone a fate la
vaccinazione, i microbiologi inseguono il batterio. Intanto si sa che si tratta
di un clone particolarmente aggressivo, chiamato St11, che ha provocato anni fa
situazioni simili in Veneto e in Francia. Ma il suo genoma, come chiarito da
Istituto superiore di sanità, assessorato e ospedale pediatrico Meyer, è
diverso. Piuttosto assomiglia a quello del batterio ritrovato tre anni fa su
quattro malati arrivati in Toscana a bordo di una crociera Msc. La nave
attraccò a Livorno con a bordo due casi conclamati e due sospetti: si trattava
di personale dell’equipaggio. I quattro furono ricoverati in ospedale. Ebbene,
non si esclude che quello stesso clone sia rimasto in Toscana tutto questo
tempo, magari passando da portatore sano a portatore sano, per poi diffondersi
sempre di più, fino a “esplodere” nei casi di questo 2015.
Michele Bocci – Il Venerdì di Repubblica – 24 luglio 2015 -
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