Ciò Che Accomuna il “Don’t
fire on Italy if you love it” e
l’appello del sindaco di Napoli Luigi De Magistris a “mettere in evidenza anche
il bello del nostro territorio”, ciò che unisce tutto questo alle autorizzazioni
negate a poter girare scene di Gomorra la serie in alcuni paesi della provincia
di Napoli, è la demagogia. Quando si è opposizione, quando si sta dall’altra
parte, si sottolineano solo gli aspetti di un territorio che non funzionano,
quelli che vanno cambiati, e spesso l’urgenza sembra massima. (..). Poi accade
inesorabilmente che quando si va la potere il racconto della propria terra che
si vuole fare, e l’unico che si accetta di ascoltare, sia tutto concentrato
sulle bellezze naturali e sull’amore che ciascun italiano dovrebbe provare per
la patria. Rispetto prima di tutto e a prescindere da tutto. A prescindere da
come si vive, dalle opportunità. dal rispetto che a loro volta i cittadini
ricevono dalle istituzioni. A prescindere dalle ingiustizie che subiscono. Per capire il concetto: quando si è al potere
il racconto di ciò che funziona diventa l’unico racconto possibile e non è
lontano da una normale quanto ridicola dinamica di autocompiacimento.(..). Qualche Settimana fa mi sono imbattuto in un video
diffuso dai media inglesi di un bambino di 8 anni, Bailey Matthews, che
ha una paralisi cerebrale e che con suo padre partecipa alla gara di Triathlon
nello Yorkshire. Bailey corre aiutandosi con una specie di girello, ha suo
padre accanto. Giunto con molta fatica al traguardo, lascia il girello e inizia
a correre con la sola forza delle gambe. Cade una volta, il padre commosso
guarda ma non va in suo soccorso. Cade una seconda volta, il fotografo che è lì
vorrebbe aiutarlo, ma capisce che Bailey vuole farcela da solo, e infatti si
rialza e taglia il traguardo. L’ostinazione e la forza di Bailey, il coraggio
di suo padre diventano una storia che invita al coraggio. Superare i propri
limiti, sognare di poterlo fare, è il solo modo per vivere quando tutto tutto sembra compromesso. Ma tutto questo può
avvenire solo dove le istituzioni si assumono le proprie responsabilità. Questo
può accadere dove non si parla di famiglia solo in campagna elettorale. Ho Condiviso Su Facebook la storia di Bailey in molti l’hanno commentata. Non mi
aspettavo tante testimonianze di genitori che quotidianamente lottano per dare
dignità alle vite dei propri figli affetti da patologie simili a quella che
colpisce Bailey. Non mi aspettavo le tante testimonianze che sono arrivate di
persone che lavorano per le aziende sanitarie e che spesso ammettono che “la
priorità per alcuni dirigenti non è semplificare la vita a chi ne ha bisogno,
ma produrre carta per giustificare i propri compensi”. Non è sempre così,
naturalmente, ma è troppo facile per i nostri amministratori invitarci ad amare
il nostro Paese e a non denunciare ciò che non funziona. Troppo facile e
autoassolutorio , E questo non possiamo accettarlo, perché compito della
politica non è solo difendere la bellezza di un territorio, ma dotare quella
bellezza e l’amore per la propria terra di vivibilità. Quando questo non accade, la
politica ha fallito miseramente e non deve in alcun modo appropriarsi di
vittorie che non le appartengono, che non appartengono a nessuno, ma che sono patrimonio
dell’umanità. Un patrimonio che la cattiva gestione sta compromettendo.
Roberto Saviano – L’antitaliano www.lespresso.it - L’Espresso
- 20 agosto 2015 -
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