Quando lo Stato si
trova davanti a un’impellente necessità economica, quando i mezzi sono rari o
addirittura mancanti, quando c’è un appuntamento pubblico irrinunciabile,
allora chiama il ‘ comodo, veloce, arriva fino sotto casa e ti porta diritto
fino alle Grandi Opere sottomano (un puro caso accademico) si ricorre alla Piccole, nani sulle
spalle dei giganti. Il tax si mimetizza ed è irriconoscibile fino all’ultimo
non ha colori e dimensioni predefiniti, la sua identità si chiarisce solo al
pagamento della corsa. I tax sono un aumento, fedeli al principio di marciare
divisi per colpire uniti. Con il tax si evita l’ingolfamento nelle riforme, si
può lasciare l’auto a casa, fare due chiacchiere con l’autista. Sempre quello.
maxbucchi@yahoo.it - Il Venerdì di Repubblica – 24 aprile 2015
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