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mercoledì 8 aprile 2015

Lo Sapevate che: Egizi e Romani inquinavano il pianeta proprio come noi...



L’uomo dell’antichità in perfetta armonia con la natura? Niente affatto. La verità è che l’uomo ha sempre inquinato. Ne parlano lo storico dell’ambiente Frank Uekotter, dell’Università di Birmingham, e Paolo Gabrielli, della Ohio State University, in un articolo sui ghiacciai dell’Artico e peruviani pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle scienze statunitense Pnas. “Con la crescita delle città, i danni all’ambiente hanno cominciato ad assumere caratteri globali già duemila anni fa” dice Uekotter: “Dagli ultimi carotaggi fatti nel ghiaccio artico abbiamo ricostruito che i romani, a partire dal II secolo d.C:, hanno scaricato 6,6 milioni di tonnellate di scorie di metalli in Andalusia. Ma già in Grecia nel V secolo a.C., dalle miniere in Attica, sono state estratte 450 mila tonnellate di piombo e 1.400 di argento”. Uekotter ha anche scoperto nelle miniere egizie tracce di patologie polmonari, cancro incluso, dovute alla cattiva qualità dell’aria. “In Egitto, Grecia e a Roma c’era un focolare acceso, le fucine per la lavorazione dei metalli e le botteghe di ceramiche”. Le cose non andarono meglio nelle Americhe: nei ghiacciai di Quelcaya in Perù, Paolo Gabrielli ha trovato tracce del forte inquinamento del XVI secolo: “I nostri prelievi nei ghiacciai andini ci confermano  che dal 1572 gli spagnoli hanno liberato nell’atmosfera immense quantità di piombo”. Christopher Doughty, ricercatore in Ecologia degli ecosistemi della Oxford University, segnala invece i danni provocati dai Maori in Nuova Zelanda dall’VIII secolo d.C.: Già due secoli dopo il loro arrivo dalla Polinesia, un terzo delle foreste pluviali neozelandesi erano state bruciate”.
Simone Porrovecchio – Scienze – Il Venerdì di Repubblica – 3 Aprile 2015 -

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