Il decalogo della
polizia. Anzitutto il Buonsenso perché a volte ad agevolare il lavoro
dei ladri c’è proprio la disattenzione dei proprietari. Così la lista di
consigli che la polizia di Stato offre ai cittadini si apre con un’ovvietà, per
niente scontata: non lasciare messaggi, scritti sui post-it, attaccati alla
porta. Anche il delinquente più inesperto capirebbe che in quel momento l’abitazione
è una facile preda. Così come sarebbe opportuno incaricare un vicino di
ritirare la posta dalla cassetta delle lettere, per non dare l’impressione che
da settimane nessuno la raccolga. E poi il più classico dei suggerimenti: una
luce accesa può servire a tenere lontano i malviventi alle prime armi. Infine
attenzione allo zerbino: riposizionarlo sempre dopo la pulizia del piano,
perché se rimane fuoriposto diventa un segnale di assenza prolungata
dall’appartamento. Il tappetino è considerato un’arma cruciale nella lotta agli
scassinatori. E oggi – ricorda la polizia – c’è ancora chi ci lascia sotto le
chiavi. E anche di nascondere preziosi nell’armadio, nei cassetti, sotto i
letti e i tappeti. State tranquilli che questi saranno i primi posti dove i
topi d’appartamento andranno a cercare. E abbiate cura di redigere un
inventario – meglio se con foto – di orologi, gioielli e altri oggetti di
valore. State molto attenti a eventuali segni sui muri o vicino al citofono.
Potrebbe voler dire che un complice del ladro ha fatto un sopraluogo e ha
segnato le abitazioni “interessanti”. Non esiste un simbolo universale, ma se
notate uno scarabocchio incomprensibile è meglio cancellarlo e avvertire la
polizia.
Diego De Silva – L’Espresso – 16 aprile 2015
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