Etichette

lunedì 6 aprile 2015

Lo Sapevate Che: Il rispetto della legalità è una cosa molto di sinistra che la sinistra sottovaluta...



Caro Serra, i miei figli stanno scivolando verso l’estremismo di destra. Cerco di farli riflettere, ma con scarsi risultati. Ultimamente mio figlio ha subito il furto del motorino, poi ritrovato danneggiato. Mia figlia ha osato parcheggiare troppo in prossimità di una entrata abusiva di un campo nomadi, zona Colombo/Eur (Roma), non in una periferia degradata, e la vecchia utilitaria è stata vandalizzata. Ha sporto denuncia contro ignoti ma le forze dell’ordine la sconsigliavano vista l’inutilità statistica. Mio figlio è stato multato mentre consegnava le pizze per una piccola scorrettezza, e mi sta bene, ma certo osserva sconfortato la disparità di trattamento. Questi fatti innescano accese discussioni e le loro parole sono spaventose, irrepetibili. Notano che le forze preposte al controllo del territorio non vanno dove l’illegalità è diffusa e palese. Intervenire in certe aree è più impegnativo e rischioso, più facile fermare un diciottenne italiano. Aggiungete gli slogan xenofobi in salsa salviniana e il giovo è fatto. Io mi sforzo di ricordare che i reati sono individuali, che non esiste razza ladrona. Che non esistono discriminazioni, che davanti alla legge siamo tutti uguali. Ma quando alle belle parole non seguono i fatti tutto appare illusorio per non dire falso.
Marco Bernardi (vipasyana@tin.it)
Caro Bernardi, è una vecchia questione: la legalità è di destra o di sinistra? Qui da noi, per una lunga serie di errori e di equivoci, si è quasi cristallizzata l’idea che la sinistra sia lasca, concessiva e (aggettivo che odio) buonista; e alla destra spetti il compito, anche con metodi spicci, di rimettere e le cose a posto. Avrei più di una obiezione da muovere al fatto che la destra italiana sia legalitaria. Basti pensare al suo ex capo Berlusconi. Ma non ho dubbi sul fatto che la sinistra sbagli gravemente a non valutare che la difesa delle regole è fondamentale anche nelle strade, nelle periferie, ovunque la gente è più indifesa, più esposta e più debole (anche culturalmente). I pogrom, le cacce alle streghe, la giustizia fai –da-te, le squadracce prosperano là dove la legalità vera, quella uguale per tutti, scompare. Quando cittadini esasperati dai furti e dalla violenza di strada manifestano e chiedono sicurezza, non li si deve bollare come un branco di fascisti. Sono persone che denunciano l’abbandono dei loro quartieri. Entrare in quel disagio, capirlo, cercare di orientarlo verso il diritto e non verso la rappresaglia, verso la legge e non verso la vendetta, è la cosa più “di sinistra” che si possa fare oggi in Italia. In Francia la legalità è repubblicana, punto e basta. Qui da noi bisognerebbe cercare di crescere di qualche spanna quanto alla concezione del diritto. Servono risorse. Serve elevare, e di parecchio, preparazione e cultura delle forze dell’ordine. Nel frattempo lei continui, faticosamente, a discutere con i suoi figli. Bisogna avere fiducia nelle persone. Una fiducia strenua, oserei dire perfino contro l’evidenza. (..).
Michele Serra – Per Posta – Il Venerdì di Repubblica – 27 Marzo 2015 -

Nessun commento:

Posta un commento