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venerdì 12 settembre 2014

Lo Sapevate Che: Quell'Autoritratto Ha Un Prezzo molto alto....



 Possibile che un giovane su quattro non possa fare a meno di farsi un selfie mentre è alla guida? Possibile che il fascino (fascino?) di un autoritratto con lo smarphone sia irresistibile? Uno studio realizzato dalla Ford ha certificato che è proprio così. Purtroppo: questa nuova abitudine che si sta diffondendo è infatti ad altissima pericolosità: scattarsi un selfie alla guida comporta una distrazione lunga 14 secondi, mentre accedere ai social media può deconcentrare dalla strada per ben 20 secondi, un tempo nel corso del quale un’auto che procede a 100 km/h percorre la distanza di cinque campi di calcio. E la cosa incredibile è che questo rischio lo conoscono tutti (lo confermano le risposte ai test) ma nessuno ne tiene conto. Sembra quasi che più se ne parla e più l’abitudine si diffonde. Senza pensare alle conseguenze. Che possono essere fatali, come lo sono state per Courtney Sanfard, la 32enne morta sul colpo in un incidente sull’autostrada della California del Nord subito dopo aver pubblicato su Facebook un selfie e un post (“La canzone Happy mi fa felice”). Per questo, dunque, pur continuando a denunciare simili assurdi comportamenti, l’industria dell’auto cerca di anticipare i tempi della guida autonoma, dove l’intervento umano sarà sempre meno rilevante. Una guida governata dalla tecnologia con automobili che “vedono” gli ostacoli e anticipano i comportamenti da adottare. Insomma, guardando l’evoluzione della abitudini degli automobilisti, in futuro la sicurezza totale potrà essere garantita soltanto da un robot in grado di sostituire completamente le funzioni umane. Ci vorranno ancora degli anni (chi dice dieci, chi ancora di più) e altissimi investimenti. Ci vorranno nuove normative e polizze di assicurazioni rivoluzionate, ma alla fine i risultati saranno senza dubbio enormi. Sicuramente migliori di chi prova a convincerci a parole che quando si è alla guida non bisogna parlare al cellulare, mandare sms, consultare i social network o addirittura scattare un selfie. Tentativo, allo stato attuale, inesorabilmente inutile.
Valerio Berruti – Il Venerdì di Repubblica – 5 settembre 2014 -

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