Etichette

martedì 9 settembre 2014

Lo Sapevate Che: Il primo giorno (all'asilo) non si scorda mai....



 Questi sono i giorni nei quali milioni di mamme prendono il loro diploma. E’ il tempo nel quale accade ciò che appariva impensabile appena qualche anno prima, quando il test di gravidanza letto in bagno risultò positivo. E’ il giorno in cui il seggiolino da astronauta straimbottito ultracorrazzato super ancorato sul sedile dietro resta vuoto, quando la casa nella quale si ritorna non è più attraversata dal terrore di vederlo inzuccarsi contro lo spigolo del tavolino e potrebbe addirittura calare quello che da anni mancava: un poco di silenzio. Sono i giorni nei quali il primo figlio viene consegnato all’asilo, per chi ha la fortuna di avere trovato un posto o di avere i soldi per pagarlo, e nei quali il primo di molti addii – che diventeranno sempre più lunghi e duri – sarà pronunciato. Sotto il filo delle paure reciproche, di chi entra nell’edificio e di chi lo ha affidato a sconosciuti, scorrono le domande e le ansie di un rito di passaggio – la separazione – al quale nessun libro, amica, genitore, nonno, può davvero preparare. Quello che noi genitori, e in particolare le mamme, trascuriamo è che il primo viaggio della bambina e del bambino lontano dalla casa dove sono cresciuti è uno straordinario successo. Una cerimonia di laurea. Il primo giorno di asilo significa che ce l’abbiamo fatta a superare i corsi e gli esami quotidiani ai quali il severissimo professorino avvolto nel fagotto e riportato dall’ospedale ci ha sottoposto. Siamo riusciti a cambiargli migliaia di pannolini, a raccogliere cascate di vomitate e ruscelli di pipì. Siamo sopravissuti a notti insonni, a ore di angoscia aspettando gli esiti di esami clinici, a centinaia di mattoncini del Lego calpestati, a merendine raschiate sul pavimento e dalle pareti, a scenate, capricci e tenerissima voglia di strangolarlo. (…). Le maestre lo sapranno capire come lo capisco io? Gli avrò messo abbastanza da mangiare nello zainetto? E se non mangia chi farà i numeri che faccio io per convincerlo a inghiottire una carota? Gli ho dato le matite colorate giuste? Si ricorderà di non farsela addosso? Si accorgeranno se gli viene la febbre? Penserà che non gli voglio più bene perché l’ho scaricato a sconosciuti in un posto strano?. Come in tutte le carriere scolastiche, anche l’asilo è soltanto la prima tappa, ma per la madre. Verranno esami più duri, il primo giorno di scuola elementare, i voti, gli esami, le scuole medie con la traversata dell’adolescenza, gli studi superiori, se ci arriverà, il lavoro, se lo troverà. L’asilo è soltanto il primo passaggio (…) : fatevi le congratulazioni, ditevi brave. Avete fatto, del fagottino che l’infermiera vi mise in braccio in ospedale, un bambino.
Vittorio Zucconi – Donna di Repubblica – 6 – settembre 2014 -

Nessun commento:

Posta un commento