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lunedì 22 settembre 2014

Lo Sapevate Che: La feroce Valérie travolta dalla gelosia....



Non mi è mai capitato di essere così ferita da qualcuno da sentire il bisogno di vendicarmi. Quindi non so come avrei reagito se una persona mi avesse profondamente, pubblicamente umiliato: per questo non me la sento di giudicare Valérie Trierweiler, l’ex compagna del presidente francese François Hollande, l’ex première dame di Francia che una mattina di gennaio di quest’anno apprese dalla radio che un giornale di pettegolezzi pubblicava le foto del suo uomo mentre correva in scooter per raggiungere la casa della sua nuova amante, l’attrice Julie Gayet. La bella signora Trierweiler ha appena pubblicato Merci pour ce moment’, 320 pagine del velenoso racconto molto personale e inedito dei suoi nove anni d’amore accanto a Hollande e dei “diciotto mesi glaciali” in un suo appartamento all’Eliseo, il palazzo che ospita il presidente. Che ha tentato prima di non reagire, ma poi si è ricreduto: in due giorni le 200mila copie della prima tiratura sono andate esaurite (ma alcuni librai si sono rifiutati di vendere quella “spazzatura”), la stampa straniera si è precipitata sulle sue pagine, dopo che il gradimento presidenziale era già precipitato nei sondaggi al 13%, e ha capito che in qualche modo doveva pur rispondere. Limitandosi però a negare il sentimento più infamante che la sua ex innamorata gli attribuisce e che ha indignato tutto il Paese e forse il mondo: il provar disprezzo per i poveri, cioè per i suoi stessi elettori, lui socialista da sempre, chiamandoli sans-dents, gli sdentati. Il libro e gli errori politici che gli si attribuiscono, potrebbero costringerlo a dimettersi, provocando nuove elezioni. La signora Trierweiler, cognome del suo secondo marito, 48 anni, un’origine molto modesta da cui si è liberata con intelligenza caparbia e con la sua elegante bellezza, tre figli avuti prima di conoscere Hollande, non è mai stata simpatica ai francesi, soprattutto da quando, per gelosia del suo uomo, scrisse un twitter per sostenere la candidatura del rivale di Segoléne Royal, la precedente compagna di Hollande, unita indissolubilmente a lui dall’avergli dato quattro figli. L’hanno infatti soprannominata “Rottwieler”, una che per gelosia, allora come adesso, azzanna alla gola senza pietà.E’da quell’episodio sciocco che il presidente deve aver cominciato ad amarla meno, anche se nel libro dei sostiene che lui aveva chiesto di sposarla, per poi cambiare idea “perché probabilmente aveva già conosciuto la Gayet”. Grazie per questo momento è una pugnalata crudele all’immagine e quindi alla carriera del suo amore perduto, un documento che potrebbe rovinarlo per sempre. Vendetta compiuta. Ripeto, io non giudico, ma sono soprattutto le donne a giudicarla: a giudicare molto negativamente il suo gesto, le sue rivelazioni vere o false, comprese quelle private cui il presidente ha già detto non risponderà mai. Un esempio di estrema volgarità, di incapacità a controllarsi, di mancanza di dignità, di violenta mancanza di furbizia, soprattutto perché lei rivela che negli ultimi tempi lui aveva cominciato a chiederle di rivederla, mandandole sino a 29 sms al giorno. Se certamente questa biografia di un amore importante e finito male le farà guadagnare molto, non è detto che non si rivolti contro di lei. Che si faccia nuovi nemici spietati, che non riesca più a trovare un compagno, per lo meno uno di potere, terrorizzato dal suo bisogno di vendetta. Certo, lei ha un mestiere, è una brava giornalista, si occupa di bambini poveri, ma finito il tempo del gossip, troverà ancora lavoro o attorno a lei si creerà il vuoto? La sua mancanza di controllo la racconta lei stessa, senza vergognarsene. Quando viene a sapere della nuova amante dai notiziari, “Crollo, non posso ascoltare, mi precipito nel bagno. Prendo il sacchetto di plastica che contiene i sonniferi, François mi segue. Cerca di strapparmi il sacchetto, io corro in camera, lui agguanta il sacchetto che si strappa. Le pillole si sparpagliano sul letto e sul pavimento, riesco a ricuperarne un po’. Mando giù quelle che posso. Voglio dormire, non vivere le ore seguenti…”. Se tutte le persone tradite o abbandonate, uomo o donna, tentassero il suicidio e ci riuscissero, la terra sarebbe semidisabitata.
Natalia Aspesi – La Donna di Repubblica – 20 settembre 2014 -

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