Urge il cambiamento. Ma
anche poi il cambianaso, il cambiafronte e il cambiamano. Cambiare serve a non
essere riconosciuti e additati come responsabili di qualcosa. Quello che è
stato, que sera sera. Veniamo da
lontano andiamo
lontano, il nostro unico problema è essere qui, adesso. Non abbiamo colpe, non
abbiamo fatto commesso costruito ma solo ereditato, quindi va diviso
rapidamente tutto fra tutti, peccato per i più che ancora non lo sanno e
arrivano a testamento perduto e compiuto. Le colpe sono tutte dei nostri padri
e dei nostri figli, cancellati gli uni e inutilmente petulanti gli altri. La
logica è roba medievale, quello che conta è la parentela. Davanti a un problema
chiaramente un tecnico. Due per un confronto. Tre per un dibattito, quattro per
un pokerino. Qualcosa resterà.
Massimo Bucchi - Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 19
settembre 2014 -
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