Esiste una soluzione a
molti problemi di consenso creati alle classi dirigenti europee dalla crisi e
dalle politiche sbagliate di questi anni. E’ una soluzione semplice, poco
costoso, capace di creare posti di lavoro e di sicura efficacia. Si tratta di assumere su vasta scala
capri espiatori professionali, come il signor Malaussène dei romanzi di Pennac.
Centinaia migliaia di persone, da individuare soprattutto fra i giovani
disoccupati, che si assumano le responsabilità e le colpe di tutto. Si
obietterà che ricerca di capri espiatori è già la principale, se non unica,
attività delle classi dirigenti e anche dei populisti di opposizione. Questo è
vero, ma non basta e se finora la caccia alle streghe ha prodotto buoni
risultati, in futuro potrebbe rivelarsi controproducente. Prendiamo la
questione degli immigrati. Siamo tutti d’accordo sul fatto che gli immigrati
sono i capri espiatori ideali delle nostre società, i più impopolari. Da Le Pen
a Farage, dalla Lega a Grillo, chiunque riduca la crisi economica alla colpa
dei poveracci che vengono a cercare lavoro in Europa è stato premiato dagli
elettori ed è sicuro che potrà continuare a mangiarci sopra per almeno dieci
anni. Tuttavia la criminalizzazione dei migranti, oltre a scontrarsi con i
sentimenti umani di una parte di popolazione ancora civile, è purtroppo
antieconomica. Le nostre economie hanno un disperato bisogno d’immigrati, che
in tutta Europa, Italia compresa, producono oggi assai più ricchezza di quanto
non ne ottengano. Tant’è vero che le leggi anti immigrazione, come la nostra
Bossi-Fini, non sono servite a ridurre i flussi, ma solo i diritti e i salari
dei migranti. Un’altra bella categoria di capri espiatori, in Italia sono i pensionati.
Un po’ logora, se vogliamo. Ma, anche qui, la rappresentazione del pensionato
come un parassita si scontra con parte del sentimento popolare – in fondo tutti
siamo affezionati a genitori e nonni – e con le leggi esistenti, per le quali
la pensione è ancora salario differito e quindi diritto acquisito. Se si
scippano altri soldi dalle pensioni, si corre il rischio che l’avido vecchietto
se li faccia ridare da un tribunale. Rimangono allora solo i giovani, che
stanno sull’anima a tanti appunto perché giovani, soprattutto se non sono figli
nostri. In questo caso sono, come ognun sa, choosy,
schizzinosi, bamboccioni e sfaticati. Le statistiche vere direbbero altro, ma
nel caso del capro espiatorio conclamato non è mai necessario addurre prove
razionali. E allora, perché non assumere alcune migliaia, distribuirli negli
uffici, nei ministeri, nelle imprese, e spingerli a prendere su di sé le colpe
di tutti gli errori, proprio come il personaggio di Pennac? Certo, si
tratterebbe di contratti a termine, ma ormai al precariato si sono abituati.
Curzio Maltese – Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 12 –
Settembre 2014 -
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