Il cellulare può rivelare il livello di inquinamento acustico
delle città, grazie alla collaborazione di migliaia di utenti. E’ l’idea del
progetto europeo Everyaware, finanziato con due milioni di euro comunitari.
Ricercatori di Belgio, Germania, Italia e Regno Unito hanno sviluppato due app.
AirProbe e WideNoise. La prima monitora l’inquinamento dell’aria ed è stata
testata da 300 persone ad Anversa, Kessel, Torino e Londra. La seconda analizza
invece l’inquinamento acustico ed è stata provata da diecimila londinesi che
abitano vicino all’aeroporto di Heathrow. Airprobe si serve di una scatola di
sensori, da portare con sé (in uno zaino o nel cestino della bicicletta),
collegata al cellulare via bluetooth. Presto sarà prodotta in serie e tutti
potranno prendere parte al progetto. “In futuro i sensori potranno essere
integrati in una scatoletta tascabile o persino nei vestiti”, spiega Vittorio
Loreto, docente di Fisica alla Sapienza di Roma, Chiunque può invece già usare
Widenoise: basta lo smartphone. Scopo del progetto è raccogliere dati
sull’ambiente e metterli sul web, a disposizione della collettività, non solo
scientifica, ma anche rendere tutti più consapevoli sull’urgenza di tutelare
l’ambiente, nostro bene comune.
(alessandro tango) – Il Venerdì di Repubblica – 29
agosto 2014 -
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