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martedì 30 settembre 2014

Lo Sapevate Che: La messa è finita. Anzi no: c'è la lezione anti truffa....



Genova. “Andate, la Messa è finita. Anzi no. Prima ascoltate i nostri consigli. Non è la pubblicità, a fare ingresso nelle parrocchie, ma gli uomini del Questore di Genova Vincezo Montemagno. Perché i volantini nelle cassette con il decalogo per diffidare degli sconosciuti – stilati in decine di migliaia di copie e meticolosamente distribuiti in tutti i quartieri – non bastano proprio più: solo nel mese di agosto e solo a Genova-città, la Questura è intervenuta in una settantina abbondante di truffe e quasi tutte ai danni degli anziani. Tra le vittime più importanti, l’anziana mamma del sindaco Marco Doria, 90 anni, perfettamente lucida e indipendente, ma non abbastanza da non farsi ammaliare da due “impiegati dell’Enel con regolare lasciapassare” (ovviamente falso). “Così” racconta il questore di Genova, Vincenzo Montemagno “ci siamo chiesti quali erano i luoghi fisici nei quali fosse più facile entrare in contatto con le potenziali vittime ed abbiamo stilato un lungo elenco. Al primo posto assoluto: la Chiesa”. Il dialogo con i vertici della Chiesa genovese – il Cardinale Angelo Bagnasco è uomo “di popolo”, essendo cresciuto nei quartieri collinari, a forte tasso di immigrazione nel Dopoguerra – è stato rapido e, come dicono in Questura, “immediatamente operativo”. “Tutte le proposte che fanno del bene agli altri sono bene accette” confermano in Arcivescovado “ e a maggior ragione apriamo volentieri le nostre porte a chi tutela la parte più indifesa, gli anziani”. Così, la domenica, a Messa appena finita, sul pulpito salirà l’agente di zona (in linguaggio questurino si chiama “poliziotto di prossimità”) per raccontare ai molti vecchietti – in fondo Genova è la città più anziana d’Europa – come difendersi dai raggiri, come non aprire ai falsi dipendenti delle Municipalizzate, cosa rispondere ai finti amici del nipote (“Ma come, signora, non si ricorda che sono venuto a trovarla?”). Naturalmente non ci sono sole le parrocchie. “Andremo anche nei circoli, nelle bocciofile, nei centri di aggregazione degli anziani” spiegano in Questura, “perché ovviamente non tutti vanno a messa e invece i ladri e i truffatori non fanno distinzione tra un credente e un giocatore di bocce”.
Cinzia Gubbini – Il Venerdì di Repubblica – 12 settembre 2014 -

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