La crisi è tale che se
abbandoni la tua vecchia macchina
dovrai pagarle gli
alimenti
In tempi problematici
come i nostri cambia quasi tutto quello che conoscevamo.
E oggi anche le
macchine devono avere garantito il livello di vita al quale erano
abituate, perfino se il
giudice si accorge che sbevazzavano un po’ troppo. Conosco
gente che ha dovuto lasciare casa per permettere alla sua
auto di godere di un garage con tagliando mensile, dove ospitare anche il
costruttore dell’auto medesima e la sua signora dopo il fallimento
dell’azienda. Un badante dell’Est porta
la macchina alla passeggiata giornaliera, le gonfia le gomme e talvolta la
conduce al mare per il cambio di olio solare. Sul libretto c’è scritto “stato
libero”, ma è molto difficile che il veicolo si accoppi di nuovo, perdendo
tutti i suoi vantaggi. Unica via di fuga, la demolizione per colpa. Ma bisogna
corrompere i testimoni.
www.massimobucchi.com- - Venerdì di Repubblica – 4 luglio 2014
Nessun commento:
Posta un commento