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lunedì 28 luglio 2014

Lo Sapevate Che: Come Dire....



 Tra Scilla e Selfie

“Se l’Europa si facesse un selfie…”. Così il gergo disinvolto e aggiornato del premier italiano ha raggiunto la più solenne sede continentale e ha, come prima mossa, imposto all’attenzione di tutti il format più pervasivo del momento. Il Selfie, appunto: la versione smart ed epidemica del buon vecchio autoscatto fotografico. Dai campionati mondiali agli incidenti stradali, da una pausa affettuosa col proprio eclettico telefono e fare clic. Nel caso del premier, però, il selfie non è tanto un’abitudine da smartphone quanto la forma simbolica di un’intera strategia di immagine. A Renzi i selfie li fanno gli altri. Si lascia fotografare in Parlamento tenendo “L’arte di correre” di Murakami in mano assieme al tablet. Pronuncia frasi a effetto come se le avesse coniate lì per lì. Coglie l’attimo, dopo averlo attentamente ricostruito. Quello che facciamo artigianalmente con i nostri selfie destinati ai social network o ai nostri corrispondenti privati è allungare il braccio non per agire sul mondo ma per autorappresentarci. Renzi non ne ha particolare bisogno perché già tutte le fotocamere e i microfoni italiani sono puntati su di lui: ha solo da mettersi in posa, e restarci. Se in Parlamento scrive un biglietto e lo invia, il biglietto verrà fotografato; se si sporge verso un ministro o una ministra e dice qualcosa con la mano davanti alla bocca, sa che l’importante è che la mano che tutti vedranno più delle parole che una sola persona ascolterà. Manovra bene, cosa che non si può dire di molti, il registro della doppia platea: si rivolge al Parlamento Europeo ma lo ascolta tutta Europa. Parla alla direzione del Partito ma anche ai telespettatori che lo seguono in diretta tv o in streaming. E ogni singola apparizione pubblica è un’occasione per un canto seduttivo, rivolto a una nave che passa. Chi non ha tappi di cera per non sentirlo, è legato all’albero. A passare fra Scilla e Cariddi ci si penserà, prima o poi.
Stefano Bartezzaghi – L’Espresso – 24 luglio 2014 –

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